mercoledì 30 giugno 2010

Webber: tre indizi fanno una prova

Chi scrive è sempre stato un estimatore di Mark Webber, sin dai tempi della Minardi. In occasione della collisione in Turchia tra le due Red Bull, ho giustamente difeso l'australiano ravvisando una maggiore responsabilità del compagno di squadra Vettel. Ma ora è impossibile negare che Webber, alla sua prima vera occasione in carriera di lottare per il titolo iridato, stia mostrando evidenti limiti di maturità (ancor più imperdonabili considerati l'età e l'esperienza del pilota).
Il primo sintomo l'avevamo visto in Australia, quando Webber decideva, a pochi giri dalla conclusione, di tamponare violentemente il povero Hamilton, autore di una rimonta eccezionale, vanificata dall'incomprensibile manovra dell'australiano (punto di frenata mancato?).
In Turchia, come detto, buona parte della colpa dell'incidente era di Vettel, ma a questo punto, dobbiamo considerare anche l'ostruzione di Webber (che aveva costretto il compagno sul limite sinistro della pista) come un sintomo di scarsa lungimiranza, se non di irresponsabilità.
Infine, lo scorso Gran Premio d'Europa, in cui Webber ha tamponato violentemente la Lotus di Kovalainen, rischiando oltretutto di farsi davvero male. La Lotus è una delle monoposto debuttanti, e quindi, comprensibilmente meno prestante rispetto alla Red Bull prima della classe. Se i tempi sul giro di Kovalainen accusano una differenza di 3-4 secondi da quelli di Webber, è anche lecito aspettarsi che il finlandese sia costretto a frenare qualche metro prima dell'australiano ad ogni staccata (le differenze di prestazioni non si fanno solo in velocità). Ecco perchè è incomprensibile che Webber abbia deciso di "tenere giù il piede" a ridosso della staccata pur essendo in scia alla Lotus. Kovalainen ha difeso la sua posizione, è vero, ed era in diritto di farlo, ma Webber avrebbe dovuto alzare il piede ed adeguarsi alla frenata del finlandese aspettando una situazione in cui avesse trovato maggiore spazio (probabilmente poche curve dopo).
Questi errori di valutazione sono proprio quelli che fanno la differenza tra un pilota veloce ed un campione. Se a tutto ciò aggiungiamo che Mark ha anche mostrato una evidente incostanza di prestazioni, alternando week-end perfetti come quelli di Barcellona e Montecarlo, a gare insulse come quella del Bahrain o della stessa Valencia, ecco che mi viene da espormi, sbilanciandomi a pronosticare l'australiano come già escluso dalla lotta per il titolo iridato 2010.

domenica 27 giugno 2010

GP Europa: Vettel indisturbato, Hamilton penalizzato ingiustamente, indecoroso teatrino Rai-Ferrari

E' in occasioni come la telecronaca Rai del Gran Premio d'Europa che, immaginando cosa potrebbe pensare uno straniero all'ascolto, verrebbe da vergognarsi di essere italiani. Mazzoni e compagnia hanno dato vita ad un indecoroso teatrino di faziosità mirato a delegittimare la superiorità degli avversari della Ferrari.
Lewis Hamilton è stato ingiustamente penalizzato con un "drive-thru" per un sorpasso alla safety car che non aveva effettuato: dalle immagini televisive appare chiaro come la safety car fosse ancora all'interno della corsia di uscita dai box quando l'inglese è transitato. Nonostante ciò, i cronisti Rai ed i portavoce Ferrari hanno continuato a lamentare, per tutta la durata della gara, quanto la penalizzazione (ingiusta) fosse oltretutto inadeguata perchè... non aveva consentito ad Alonso di avvantaggiarsi!
Per la cronaca, la safety car è stata chiamata in causa in seguito ad uno spettacolare incidente con protagonista Mark Webber, che tentava di rimontare dopo aver cambiato le gomme per primo.
Alla ripresa delle ostilità il bravissimo Kobayashi si è ritrovato meritatamente in terza posizione ed ha subito impresso un ritmo che gli ha permesso di distanziare gradualmente i più quotati inseguitori. Nonostante ciò, Mazzoni e compagnia cantante, hanno avuto l'indecenza di affermare più volte che il giapponese stesse facendo "da tappo", per sfogare la frustrazione di vedere le Ferrari nelle posizioni di rincalzo. La perentoria autorità con cui Kobayashi, dopo il pit-stop, ha infine superato Alonso nel finale, è stata la miglior risposta allo squallido campanilismo mostrato dai cronisti Rai.
A trionfare nel Gran Premio d'Europa sul circuito stradale di Valencia, è quindi stato Vettel su Red Bull, ma rimane il dubbio di un potenziale risultato diverso se Hamilton non fosse stato privato della possibilità di contendere il successo al tedesco.


F.1 European Grand Prix 2010 (Valencia)
1. Vettel, Red Bull-Renault 1h40:29.571
2. Hamilton, McLaren-Mercedes + 5.042
3. Button, McLaren-Mercedes + 7.658
4. Barrichello, Williams-Cosworth + 20.627
5. Kubica, Renault + 22.122
6. Sutil, Force India-Mercedes + 25.168
7. Kobayashi, Sauber-Ferrari + 30.965
8. Buemi, Toro Rosso-Ferrari + 31.299
9. Alonso, Ferrari + 32.809
10. De la Rosa, Sauber-Ferrari + 42.414
11. Petrov, Renault + 43.287
12. Rosberg, Mercedes + 44.382
13. Liuzzi, Force India-Mercedes + 45.890
14. Massa, Ferrari + 46.621
15. Alguersuari, Toro Rosso-Ferrari + 48.239
16. Schumacher, Mercedes + 48.826
17. Di Grassi, Virgin-Cosworth + 1 lap
18. Chandhok, HRT-Cosworth + 2 laps
19. Glock, Virgin-Cosworth + 2 laps
20. Senna, HRT-Cosworth + 2 laps
21. Trulli, Lotus-Cosworth + 4 laps

Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. Hamilton 127
2. Button 121
3. Vettel 115
4. Webber 103
5. Alonso 96
6. Kubica 83
7. Rosberg 74
8. Massa 67
9. Schumacher 34
10. Sutil 31
11. Barrichello 19
12. Liuzzi 12
13. Buemi 9
14. Kobayashi 7
15. Petrov 6
16. Alguersuari 3
17. Hulkenberg 1
18. De la Rosa 1

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. McLaren-Mercedes 248
2. Red Bull-Renault 218
3. Ferrari 163
4. Mercedes 108
5. Renault 89
6. Force India-Mercedes 43
7. Williams-Cosworth 20
8. Toro Rosso-Ferrari 12
9. Sauber-Ferrari 8

lunedì 21 giugno 2010

La Lotus Festeggia 500 Gran Premi

Per gli appassionati della Lotus in Formula 1, gli ultimi 15 anni sono stati un lungo periodo di dimessa rassegnazione, a causa del ritiro del Team Lotus dal Mondiale avvenuto al termine della stagione 1994, cui è seguito un "limbo" da cui sembrava non si sarebbe più usciti.
Il progetto che ha riportato il marchio Lotus in Formula 1 all'inizio di questa stagione è stato come un repentino risveglio, avvenuto con una rapidità che ha quasi impedito ai fans di prendere pienamente coscienza dell'uscita dal limbo, e la velocità con cui il progetto stesso si sta evolvendo non ha permesso di rendersi conto dell'esatta portata di un simile evento.
Ma ora arriva un traguardo epocale che sembra avere tutti i crismi per scuotere finalmente dal torpore tutti i fans del prestigioso marchio britannico, e far comprendere al mondo intero che questa squadra dall'organigramma multietnico e a forte trazione (economica) asiatica è in realtà lo stesso, leggendario, team fondato da Colin Chapman, che ha raccolto successi in tutto il mondo, che ha segnato la strada dell'evoluzione tecnica della Formula 1 per decadi, e il cui blasone non ha nulla da invidiare a nessun avversario.
In occasione del prossimo Gran Premio d'Europa sul circuito stradale di Valencia, la Lotus festeggierà infatti il suo cinquecentesimo Gran Premio in Formula 1, riprendendo le fila di una storia di successo interrotta, come detto, più di 15 anni prima. Le celebrazioni per tale storico traguardo prevedono la sfilata di 35 storici modelli Lotus, alcuni dei quali guidati dai piloti e dal personale tecnico dell'attuale team di Formula 1, a sottolineare l'eredità diretta di tale realtà. Una eredità fatta di 107 pole position, di 79 vittorie e 71 giri più veloci in gara. Una eredità che vuole essere solo un punto di partenza per nuovi traguardi da raggiungere con pazienza ma con determinazione, ed i sensazionali progressi già compiuti dalla monoposto 2010 non lasciano dubbi su tale determinazione.
Insomma, la Lotus è tornata, ed è tornata per restare e per essere, presto, protagonista.

domenica 13 giugno 2010

GP Canada: Hamilton concede il bis

Che il circuito di Montreal, teatro del Gran Premio del Canada 2010, fosse penalizzante per le Red Bull lo si sapeva da tempo. Il tracciato canadese, veloce e poco tecnico, ha prevedibilmente favorito le monoposto con minor carico aerodinamico, come la McLaren che ha raccolto una importante doppietta con Hamilton e Button. Per questo è stato singolare che qualcuno abbia gridato "al miracolo" per la pole position di Hamilton, che oltretutto beneficiava di gomme morbide rispetto alle due Red Bull. Si è parlato di "enorme crescita" della McLaren e si è, ancora una volta, additato il famigerato "f-duct". La realtà è ben diversa: Hamilton è sempre stato uno dei piloti più veloci in assoluto e la McLaren 2010 è caratterizzata da un minor carico aerodinamico che, pur penalizzandola su molti tracciati, la favorisce su piste veloci come Montreal. Considerata anche la differenza di pneumatici, il vero miracolo, in qualifica, l'ha compiuto la Red Bull, cogliendo inaspettatamente il secondo ed il terzo riscontro cronometrico.
La gara è stata caratterizzata dal degrado degli pneumatici, che ha costretto i protagonisti a diverse soste, ma non ha stravolto i valori in pista. Le caratteristiche del tracciato hanno portato una boccata d'ossigeno anche alla Ferrari, che ha colto il terzo posto dietro alle due McLaren, ma soprattutto ha tenuto, con Alonso, lo stesso ritmo della scuderia vincente. Nonostante ciò Alonso non appariva affatto contento sul podio canadese, perchè è stato battuto proprio sul piano della guida non solo dal "fenomeno" Hamilton, ma anche dal più "mansueto" Button. Entrambi i piloti inglesi si sono mostrati più scaltri del catalano, superandolo in pista, e questo non ha fatto sicuramente piacere al 2 volte campione del mondo Fernando.
La Red Bull limita i danni con Vettel e Webber rispettivamente al quarto e quinto posto, e stringe i denti in vista del prossimo Gran Premio di Valencia, anch'esso su di un tracciato ostico, in attesa di tornare su piste più "amichevoli".
Renault e Mercedes sono rimaste invischiate nella lotta per le posizioni di rincalzo con una buona Force India ed una sorprendente Toro Rosso.
Netto e costante il progresso della Lotus che nella Q1 del sabato ha girato, con Kovalainen, a soli 2 decimi dalla Sauber di Kobayashi ed è stata protagonista di una gara arrembante tanto con il finlandese (classificato sedicesimo, davanti a Petrov) che con Trulli (costretto però all'ennesimo ritiro). L'aggancio con i team "esperti" appare sempre più prossimo.
All'età di 41 anni suonati, Michael Schumacher non rinuncia al suo caratteristico comportamento da "teppista", evidenziato in diversi episodi, i più eclatanti dei quali nei confronti di Kubica e di Liuzzi.

F.1 Canadian Grand Prix 2010 (Montreal)
1. L. Hamilton, McLaren 1:33:53.456
2. J. Button, McLaren + 2.254
3. F. Alonso, Ferrari + 9.214
4. S. Vettel, Red Bull + 37.817
5. M. Webber, Red Bull + 39.291
6. N. Rosberg, Mercedes Grand Prix + 56.084
7. R. Kubica, Renault + 57.300
8. S. Buemi, Scuderia Toro Rosso + 1 lap(s)
9. V. Liuzzi, Force India F1 + 1 lap(s)
10. A. Sutil, Force India F1 + 1 lap(s)
11. M. Schumacher, Mercedes Grand Prix + 1 lap(s)
12. J. Alguersuari, Scuderia Toro Rosso + 1 lap(s)
13. N. Hulkenberg, Williams + 1 lap(s)
14. R. Barrichello, Williams + 1 lap(s)
15. F. Massa, Ferrari + 1 lap(s)
16. H. Kovalainen, Lotus F1 + 2 lap(s)
17. V. Petrov, Renault + 2 lap(s)
18. K. Chandhok, HRT F1 Team + 4 lap(s)
19. L. Di Grassi, Virgin Racing + 5 lap(s)

Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. L. Hamilton, McLaren, 109
2. J. Button, McLaren, 106
3. M. Webber, Red Bull, 103
4. F. Alonso, Ferrari, 94
5. S. Vettel, Red Bull, 90
6. N. Rosberg, Mercedes, 74
7. R. Kubica, Renault, 73
8. F. Massa, Ferrari, 67
9. M. Schumacher, Mercedes, 34
10. A. Sutil, Force India, 23
11. V. Liuzzi, Force India, 12
12. R. Barrichello, Williams, 7
13. V. Petrov, Renault, 6
14. S. Buemi, Toro Rosso, 5
15. J. Alguersuari, Toro Rosso, 3
16. N. Hulkenberg, Williams, 1
17. K. Kobayashi, Sauber, 1

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. McLaren, 215
2. Red Bull, 193
3. Ferrari, 161
4. Mercedes, 108
5. Renault, 79
6. Force India, 35
7. Williams, 8
8. Toro Rosso, 8
9. BMW Sauber, 1

giovedì 10 giugno 2010

Dopo due settimane di polemiche sul "fattaccio" Red Bull si torna in pista in Canada

Le due settimane che si stanno concludendo hanno visto la Red Bull costantemente al centro delle attenzioni dei media in conseguenza del malinteso che ha causato l'incidente tra Webber e Vettel nello scorso Gran Premio di Turchia.
Ciò che ha alimentato la polemica è stato l'atteggiamento iniziale del management della scuderia (Helmut Marko in testa) di negare la responsabilità del giovane tedesco Vettel nella collisione avvenuta, a loro dire, a causa del poco spazio lasciato da Webber al compagno durante l'attacco. Che il tedesco abbia poi brutalmente (e stupidamente, viste le conseguenze) tagliato la strada al compagno, sarebbe stata solo una conseguenza dell'iniziale ostruzionismo dell'australiano.
In seguito a queste dichiarazioni, ed a tutti i sondaggi che vedevano invece proprio Vettel incolpato dell'accaduto dagli appassionati, la Red Bull è stata accusata di palese favoritismo nei confronti del giovane tedesco, da autorevoli voci della stampa internazionale (ed ex piloti di Formula 1).
La scuderia austriaca faceva sapere che il "gentleman agreement" che prevede che i due compagni di squadra non si diano battaglia dopo l'ultimo pit-stop non era in questo caso valido a causa della vicinanza dell'arrembante Hamilton... insomma, invece di sfruttare la posizione del secondo per "guardare le spalle" al leader (come consuetudine in questi casi), in Red Bull hanno ritenuto più redditizio rischiare l'harakiri (poi puntualmente avvenuto) con una lotta in famiglia per sfuggire alla rimonta di Hamilton... beh, una strategia interessante, non c'è che dire!
Una minor riserva di carburante sulla vettura del leader Webber avrebbe poi ulteriormente giustificato la manovra di Vettel e le aspettative del team che l'austriaco si facesse da parte (pur senza nessun ordine di scuderia).
Insomma, se la Red Bull è stata oggetto di "molestie mediatiche" in questi ultimi 10 giorni, bisogna dire che se l'è un pò cercata... a conferma di ciò arriva ora l'ammissione da parte del Team Manager Christian Horner che colpevolizzare Webber per l'accaduto, sia stato uno sbaglio.

Nel frattempo, il circus del Mondiale è sbarcato in Canada, dove si appresta a disputare l'ottavo Gran Premio dell'anno sul divertente circuito di Montreal che dovrebbe, sulla carta, permettere un pò di sana bagarre in pista.
I valori in campo sembrerebbero ora meglio delineati, con Red Bull e McLaren in fuga rispetto alle avversarie. In Turchia la Ferrari era stata raggiunta non solo dalla Mercedes, ma anche dalla Renault, con la Force India che sembra predestinata al sesto posto in campionato. La Sauber, autentica delusione di inizio stagione, sembra in lenta ripresa e lancia il suo assalto alle posizioni di rincalzo occupate da Williams e Toro Rosso.
Tra i nuovi team, nuove soluzioni aerodinamiche verranno introdotte tanto da Lotus quanto da Virgin, che hanno l'ambizioso obiettivo di tentare l'aggancio con i "vecchi" entro la fine della stagione.