mercoledì 28 luglio 2010

A Montezemolo non interessano le polemiche... se non è la Ferrari a crearle

Il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo ha dichiarato, in relazione ai recenti accadimenti di Hockenheim che hanno visto Massa cedere la vittoria ad Alonso in seguito ad un ordine impartito via radio, che le polemiche non lo interessano.
Curiosa affermazione, dopo due Gran Premi come quelli di Valencia e Silverstone in cui la Ferrari aveva creato ed alimentato (servendosi della cassa di risonanza della stampa italiana) assurde polemiche sull'operato dell'autorità sportiva.
Evidentemente il presidente pensa che le polemiche siano uno strumento lecito solo quando servono a delegittimare gli avversari mentre la Ferrari dovrebbe esserne immune, forse per un qualche diritto divino.
Montezemolo ha quindi aggiunto, riferendosi agli ordini di squadra, che "queste cose sono accadute sin dai tempi di Nuvolari". Forse qualcuno dovrebbe spiegare al presidente Ferrari che ai tempi di Nuvolari l'articolo 39.1 del regolamento sportivo non c'era, e che è stato introdotto solo dal 2003, in seguito ad un episodio sfacciato che aveva visto protagonista, guarda caso, sempre la Ferrari...

lunedì 26 luglio 2010

Perchè il gioco di squadra Ferrari è inaccettabile

Non si placano le polemiche sull'ordine di squadra ricevuto da Felipe Massa per lasciar passare il compagno Fernando Alonso nel Gran Premio di Germania. Basta curiosare tra i siti internazionali per capire che è la sola stampa italiana a minimizzare l'accaduto, e da una semplice analisi dell'episodio inquadrato nel contesto del campionato, la cosa è comprensibile.
Quanto avvenuto a Hockenheim è uno smacco inaccettabile per quanti stanno giocandosi il titolo nel rispetto delle regole, compresa quella riportata nell'articolo 39.1 del regolamento internazionale che vieta gli ordini di squadra.
Nello scorso Gran Premio di Turchia i dominatori Webber e Vettel entravano rovinosamente in contatto nella lotta per il primato con il risultante ritiro del tedesco e con l'australiano relegato al terzo posto finale. Nel recente Gran Premio d'Inghilterra, sempre i due alfieri Red Bull, hanno battagliato duramente allo scattare del semaforo verde con conseguente foratura e gara compromessa per Vettel, giunto solo settimo al traguardo.
Sempre in Turchia Hamilton e Button hanno rischiato di compromettere anch'essi la propria gara con un duello senza esclusione di colpi che li ha portati addirittura ad un lieve contatto. Gli stessi portacolori Ferrari avevano lottato genuinamente a Silverstone, con un contatto che ha causato la foratura di Massa.
In "soldoni", il rispetto delle regole è costato almeno 30 punti in classifica a Vettel e 10 a Webber, per un totale di 40 punti sacrificati dalla Red Bull sull'altare della competizione agonistica. Questi contendenti rischiano di giocarsi il titolo proprio a causa di quegli episodi avvenuti per il rispetto dell'articolo 39.1 del regolamento sportivo. Ecco perchè il comportamento Ferrari di domenica scorsa è inammissibile e la multa di 100.000 dollari (per una squadra che spende più di 50 milioni di euro a stagione) appare ben magra consolazione per gli altri contendenti.
Un altro aspetto decisamente inaccettabile è la sfacciataggine con cui tutti i portavoce della rossa hanno sbeffeggiato appassionati e tifosi con le loro mendaci spiegazioni. Sia Colajanni che Domenicali hanno immediatamente negato qualunque responsabilità della squadra nello scambio di posizioni tra i due piloti ed hanno continuato a farlo anche dopo la sentenza dei commissari sportivi. Quella sentenza riconosce la colpevolezza del team e ci autorizza quindi ad affermare che le dichiarazioni Ferrari sono menzognere. Ricordo che nello scorso campionato Hamilton venne addirittura squalificato perchè avrebbe mentito ai commissari riguardo un episodio in cui era stato sopravanzato da Trulli in regime di safety car. Ripeto, non è stato squalificato per una manovra in pista, ma proprio per aver "mentito" riguardo l'episodio davanti ai commissari. Dov'è allora la "giustizia" sportiva quando si tratta di Ferrari?

domenica 25 luglio 2010

GP Germania: Rosse di vergogna

Chi ha seguito con costanza la Formula 1 negli ultimi 15 anni ha imparato una cosa: che le regole valgono per tutti tranne che per la Ferrari. Questa evidenza viene palesata ancor più dalla arroganza con cui la Ferrari stessa è poi sempre pronta a puntare il dito sugli altri, quasi come dovesse godere di una specie di "immunità diplomatica".
Ma veniamo al Gran Premio di Germania appena concluso, in cui Felipe Massa ha inequivocabilmente regalato la vittoria a Fernando Alonso lasciandosi passare in seguito ad un evidente ordine radio (diffuso in diretta televisiva). Ma gli ordini di scuderia non erano vietati? Sì ma, come detto, le regole valgono solo per gli altri. Intendiamoci, chi scrive non è molto d'accordo con questa regola, perchè è virtualmente impossibile impedire il gioco di squadra, ma dal momento che è stata inserita nel regolamento, andrebbe fatta rispettare, soprattutto ricordando con quanta indignazione venivano accolti gli ordini di scuderia altrui prima che venissero formalmente vietati. Riuscite a immaginare i commenti dei cronisti ed i titoli dei giornali italiani se l'episodio avesse riguardato le McLaren?
Quello che dovrebbe infastidire i ferraristi è che la scuderia di Maranello ha macchiato un weekend altrimenti perfetto: le rosse sono state velocissime sin dalle prove libere (sì, forse grazie ad un'ala anteriore irregolare, ma a chi importa? ...ai ferraristi sicuramente no), hanno disputato una qualifica eccellente ed una gara autoritaria. Poi, il fattaccio.
E ora? La regola prevede la possibilità di diverse sanzioni per simili infrazioni, fino alla squalifica. Mentre scrivo sono passati solo pochi minuti dalla conclusione del Gran Premio, ma credo di poter scrivere fin da ora che non ci sarà nessuna conseguenza disciplinare.
E' grottesco ora sentire i commenti dei tanti opinionisti italiani che sono tutti schierati contro la regola che vieta gli ordini di scuderia e tutti pronti a giurare che anche gli altri lo fanno, così come grottesche sono le dichiarazioni degli uomini Ferrari che non mostrano nessun rispetto proprio per quel popolo ferrarista che li sostiene nella buona e nella cattiva sorte. C'è un solo termine che descrive adeguatamente questa situazione, ed è quello che ho scritto nel titolo: vergogna.
Per quanto concerne l'aspetto agonistico del Gran Premio di Germania, và segnalata la flessione delle prestazioni della McLaren che, almeno su questa pista, ha palesato nuovamente un certo gap nei confronti della Red Bull. Alle spalle delle prime tre scuderie, il vuoto, con Renault e Mercedes addirittura doppiate. Ancora una volta segnaliamo la bella prestazione degli esordienti Kobayashi e Petrov (il primo dei quali è però rimasto fuori dalla zona punti).

F.1 German Grand Prix 2010 (Hockenheim)
1. Alonso Ferrari 1h28:38.866
2. Massa Ferrari + 4.196
3. Vettel Red Bull-Renault + 5.121
4. Hamilton McLaren-Mercedes + 26.896
5. Button McLaren-Mercedes + 29.482
6. Webber Red Bull-Renault + 43.606
7. Kubica Renault + 1 lap
8. Rosberg Mercedes + 1 lap
9. Schumacher Mercedes + 1 lap
10. Petrov Renault + 1 lap
11. Kobayashi Sauber-Ferrari + 1 lap
12. Barrichello Williams-Cosworth + 1 lap
13. Hulkenberg Williams-Cosworth + 1 lap
14. De la Rosa Sauber-Ferrari + 1 lap
15. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
16. Liuzzi Force India-Mercedes + 2 laps
17. Sutil Force India-Mercedes + 2 laps
18. Glock Virgin-Cosworth + 3 laps
19. Senna HRT-Cosworth + 4 laps

Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. Hamilton 157
2. Button 143
3. Webber 136
4. Vettel 136
5. Alonso 123
6. Rosberg 94
7. Kubica 89
8. Massa 85
9. Schumacher 38
10. Sutil 35
11. Barrichello 29
12. Kobayashi 15
13. Liuzzi 12
14. Petrov 7
15. Buemi 7
16. Alguersuari 3
17. Hulkenberg 2

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. McLaren-Mercedes 300
2. Red Bull-Renault 272
3. Ferrari 208
4. Mercedes 132
5. Renault 96
6. Force India-Mercedes 47
7. Williams-Cosworth 31
8. Sauber-Ferrari 15
9. Toro Rosso-Ferrari 10

venerdì 16 luglio 2010

Ferrari: C'è già un "caso" Alonso?

E' uno dei più quotati piloti di Formula 1 degli ultimi anni. E' stato l'ultimo avversario di Schumacher capace di batterlo ed ha vinto due titoli di campione del mondo consecutivi, nel 2005 e nel 2006. I Ferraristi l'hanno voluto fortemente, considerandolo capace di rinverdire i recenti fasti dell'era Schumacher. Ma dopo i primi 10 gran premi disputati con una Ferrari, il rendimento di Fernando Alonso sembra ben lontano da quello atteso.
L'esordio vittorioso in Bahrain (favorito da un guasto tecnico sulla Red Bull di Vettel) appare ora, a distanza di soli quattro mesi, come amaramente illusorio per i sostenitori Ferrari. In Australia, dopo una prima fase di gara arrembante, giunto alle spalle del compagno di squadra Massa, l'asturiano opta comprensibilmente per non rischiare una lotta fratricida e coglie un comunque apprezzabile quarto posto, mentre in Malesia viene tradito dal propulsore Ferrari quando era comunque ben lontano dalle prime posizioni.
La vera fase calante sembra però iniziare dal successivo Gran Premio di Cina: Fernando effettua clamorosamente una partenza anticipata, vanificando un buon terzo posto in griglia e successivamente, nel caos dei pit stop causati da un meteo a dir poco capriccioso, azzarda una ormai famosa manovra di sorpasso in ingresso di corsia dei box che poteva costare una collisione pericolosa, quando non una penalizzazione disciplinare dalla quale la Ferrari è stata "graziata".
A Barcellona Alonso è autore di una gara piuttosto incolore, nobilitata da un fortunoso secondo posto finale raggiunto grazie ai guai occorsi a Vettel e ad Hamilton, mentre nel successivo round di Montecarlo Fernando distrugge la sua monoposto al termine delle prove libere, dovendo così rinunciare alle qualifiche e gettando alle ortiche ogni chances di podio per la gara.
In Turchia Fernando delude tanto in qualifica che in gara, cogliendo solo un ottavo posto grazie ad un sorpasso "poco ortodosso" ai danni del buon Petrov, cui causa una foratura in seguito ad un contatto (manovra che lo spagnolo ripeterà, identica, al suo compagno di squadra a Silverstone).
Il Gran Premio del Canada, nonostante il terzo posto finale, non rialza affatto le quotazioni del Ferrarista, che viene beffato in pista tanto dall'arrembante Hamilton, quanto dal solitamente più "mansueto" Button, da cui si fa ingenuamente superare in una fase di doppiaggio. A proposito di quest'episodio, mi preme ricordare che, ai tempi di Senna e Prost si diceva che fosse caratteristica del "campione" quella di saper sfruttare le manovre di doppiaggio per effettuare un sorpasso... in questa occasione, invece, ci è toccato sentire Montezemolo (e di conseguenza la stampa italiana tutta) lamentarsi per un sorpasso che reputava ingiusto (?) proprio a causa delle stesse condizioni rivelatrici di talento.
E arriviamo quindi agli ultimi due Gran Premi, quelli sui circuiti di Valencia e Silverstone, di cui non vogliamo nemmeno menzionare le sterili polemiche, perchè irrilevanti ai fini di questo articolo. Della gara di Valencia ci limitiamo a ricordare il sorpasso che Alonso subisce ad opera del quasi debuttante Kobayashi sulla "cenerentola" Sauber nelle fasi finali, mentre a Silverstone Fernando sembra definitivamente naufragare, dapprima sbagliando la partenza, poi commettendo la ben nota ingenuità di non restituire la posiziona a Kubica, superato fuori pista, e infine causando la foratura del suo compagno di squadra con una manovra inutilmente irruenta.
Alla luce di questo "ruolino di marcia" appare francamente singolare che i ferraristi tardino ad accampare i primi dubbi sulla bontà dell'investimento effettuato, pur con tutte le considerazioni del caso sulla situazione nuova (per Alonso), sulle prestazioni delle vettura (comunque terza forza del campionato) e sul rendimento del compagno Massa. Non vogliamo, con questo, gettare la croce addosso al campione spagnolo, tanto più che chi scrive è sempre stato convinto del talento di Alonso. Il dubbio è, però, che da quella lotta fratricida con il "novellino" Hamilton, sostenuta in McLaren nel 2007, Fernando ne sia uscito, in qualche modo, ridimensionato. Insomma, in Ferrari si era convinti di essersi accaparrati un campione all'apice della carriera, ma francamente, questo Alonso qui, non sembra (allo stato attuale) esattamente identico a quello dei titoli mondiali 2005 e 2006...

domenica 11 luglio 2010

GP Inghilterra - Telecronaca da incubo. La Rai fomenta indecorosamente una tifoseria calcistica in seguito all'ennesimo errore di Alonso

Non ci sono più parole per descrivere la cialtroneria dei commentatori Rai per la Formula 1. In qualità di abbonati Rai ci sentiamo offesi e indignati dalla condotta ignobile di Gianfranco Mazzoni, Ivan Capelli, Stella Bruno e, in misura minore, Ettore Giovannelli.
Durante il Gran Premio di Inghilterra sul circuito di Silverstone Fernando Alonso attaccava Robert Kubica e lo passava saltando una chicane. Come noto a tutti ormai da anni, in un caso come questo, lo spagnolo avrebbe dovuto immediatamente restituire la posizione per poi tentare nuovamente il sorpasso. Se Alonso si fosse comportato correttamente ora non ci sarebbe assolutamente nulla su cui recriminare. Invece il catalano preferiva continuare davanti a Kubica, piagnucolando via radio che era stato Kubica a spingerlo fuori.
Ricordiamo a tutti i lettori cosa avvenne nel corso del Gran Premio del Belgio del 2008: Raikkonen su Ferrari spinse fuori Hamilton su McLaren che fu, anche in quel caso, costretto a saltare la chicane guadagnando una posizione. Hamilton restituì immediatamente la posizione a Raikkonen, nonostante fosse stato deliberatamente spinto fuori dal rivale che poi risuperò regolarmente. Nonostante ciò, la Ferrari riuscì ugualmente a ottenere che Hamilton venisse poi ulteriormente penalizzato a fine gara, rubando un risultato immeritato.
Ora, a distanza di due anni, un pilota ferrarista si rende protagonista di una irregolarità simile ma decisamente più evidente, in quanto Alonso non ha restituito la posizione come fece Hamilton, e Ferrari e Rai hanno avuto il coraggio di lamentarsi della penalità subita!
"Scandalosa" è l'unico aggettivo che qualifica la propaganda Rai che vorrebbe trasformare tutti gli appassionati di motori in tanti hooligans da stadio votati alla difesa dell'unica verità riconosciuta: quella della propria "squadra" che, si sa, ha sempre ragione.
Per la cronaca, a vincere il Gran Premio è stato un arrembante Mark Webber, in testa sin dalla prima curva, davanti a Lewis Hamilton. Vettel ha perso ogni chance alla partenza, ostinandosi a ostacolare il compagno di squadra per subirne invece le conseguenze sotto forma di una foratura. Ottimo terzo posto per Nico Rosberg davanti ad un lucido Button, risalito dalla quattordicesima posizione in griglia.
Ancora un sorprendente risultato per la Williams di Barrichello e per la Sauber di Kobayashi, rispettivamente al quinto e sesto posto sul traguardo.
In conclusione di questo articolo voglio invitare tutti i lettori che la pensano come me a scrivere alla azienda Rai per chiedere la rimozione dal loro ruolo dei cronisti attualmente impegnati nella cronaca del Mondiale di Formula 1. Potete indirizzare le vostre lettere al seguente indirizzo:
RAI - RadioTelevisione Italiana
Direzione Generale
Viale Mazzini, 14
00195 Roma

Vi invito a scrivere numerosi per far valere i vostri diritti di abbonati.

F.1 British Grand Prix 2010 (Silverstone)
1. Webber, Red Bull-Renault 1h24:38.200
2. Hamilton, McLaren-Mercedes + 1.360
3. Rosberg, Mercedes + 21.307
4. Button, McLaren-Mercedes + 21.986
5. Barrichello, Williams-Cosworth + 31.456
6. Kobayashi, Sauber-Ferrari + 32.171
7. Vettel, Red Bull-Renault + 36.734
8. Sutil, Force India-Mercedes + 40.932
9. Schumacher, Mercedes + 41.599
10. Hulkenberg, Williams-Cosworth + 42.012
11. Liuzzi, Force India-Mercedes + 42.459
12. Buemi, Toro Rosso-Ferrari + 47.627
13. Petrov, Renault + 59.374
14. Alonso, Ferrari + 1:02.385
15. Massa, Ferrari + 1:07.489
16. Trulli, Lotus-Cosworth + 1 lap
17. Kovalainen, Lotus-Cosworth + 1 lap
18. Glock, Virgin-Cosworth + 1 lap
19. Chandhok, HRT-Cosworth + 2 laps
20. Yamamoto, HRT-Cosworth + 2 laps

Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. Hamilton 145
2. Button 133
3. Webber 128
4. Vettel 121
5. Alonso 98
6. Rosberg 90
7. Kubica 83
8. Massa 67
9. Schumacher 36
10. Sutil 35
11. Barrichello 29
12. Kobayashi 15
13. Liuzzi 12
14. Buemi 7
15. Petrov 6
16. Alguersuari 3
17. Hulkenberg 2

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. McLaren-Mercedes 278
2. Red Bull-Renault 249
3. Ferrari 165
4. Mercedes 126
5. Renault 89
6. Force India-Mercedes 47
7. Williams-Cosworth 31
8. Sauber-Ferrari 15
9. Toro Rosso-Ferrari 10

martedì 6 luglio 2010

Metà stagione: uno sguardo ai valori in campo

Giunti al giro di boa di questo Campionato 2010 di Formula 1 è tempo di tastare il polso ai team impegnati nella stagione in corso.
Red Bull e McLaren sembrano aver consolidato una certa supremazia prestazionale che dovrebbe consentire alle due squadre di giocarsi i titoli piloti e costruttori fino alla fine. Se da un lato la Red Bull mostra un certo vantaggio tecnico nei confronti della rivale inglese (grazie soprattutto ad un miglior carico aerodinamico strutturale del telaio progettato da Adrian Newey), la McLaren potrebbe trovare giovamento in una coppia di piloti dal rendimento più redditizio sulla lunga distanza. Stanti le perplessità già menzionate riguardo l'affidabilità di Mark Webber, a contendersi il titolo piloti potrebbero essere i soli Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, con i rispettivi compagni di squadra nel ruolo di outsider.
La Ferrari, che è apparsa competitiva solo su alcuni tracciati, sembra relegata al terzo posto tra i costruttori, ma dovrà fare attenzione agli occasionali acuti della Renault con un sempre temibile Robert Kubica ed un sorprendente Vitaly Petrov.
In lizza per le stesse posizioni dovrebbe esserci anche la Mercedes di Rosberg e Schumacher ma il team tedesco sembra addirittura soggetto ad una lenta involuzione che lo sta portando a battagliare con Force India e Williams.
La squadra indiana, pur costantemente a punti, non ha, in realtà, compiuto passi in avanti rispetto alla scorsa stagione, mentre il team inglese sta lentamente tornando alle posizioni che gli competono.
La Toro Rosso ha avuto un comportamento altalenante che ne rende difficile una collocazione definitiva nella scala dei valori. Allo stesso modo, la Sauber, che aveva fatto la "voce grossa" nei test pre-campionato, si è trovata ridotta a più miti consigli anche e soprattutto a causa di problemi di affidabilità palesati dai motori Ferrari.
Tra i team debuttanti la Lotus sta inequivocabilmente svettando, con l'intento di staccarsi definitivamente dai fanalini di coda Virgin e Hispania per aggregarsi ai team di media classifica.
Sul fronte piloti sembra essere Hamilton a godere del miglior stato di forma, insieme a un Vettel che ha raccolto però meno di quanto avrebbe potuto. Jenson Button, nonostante il cambio di scuderia e le critiche che lo vorrebbero campione "immeritato" sta in realtà disputando un campionato più che onesto e probabilmente in pochi lo avrebbero pronosticato al secondo posto della classifica di metà stagione.
Sembrano invece in calo le quotazioni di Fernando Alonso, non tanto per i risultati ottenuti, quanto piuttosto per una serie di episodi che rischiano di metterne in discussione la proverbiale solidità (dalla partenza anticipata in Cina, all'incidente in prova a Montecarlo).
Chi non manca mai di spremere quanto possibile dalla propria monoposto è invece Kubica che ha il merito di aver riportato un briciolo di convinzione in un team Reanault che ha iniziato il 2010 decisamente sotto tono (dopo che per settimane se ne era vociferato addirittura il ritiro).
Veloce, affidabile e costante è ormai chiaramente il tedesco Sutil che sembra pronto per una monoposto di primo piano (sulla quale probabilmente non lo vedremo mai).
Non si esaurisce la seconda giovinezza di Barrichello, sempre pimpante sulla sua Williams, nonostante l'età ed un motore non al top.
La rivelazione dell'anno sembra però essere il debuttante russo Vitaly Petrov che non si fa mai pregare quando c'è da battagliare con avversari molto più esperti e blasonati di lui e che non manca di ottenere buone prestazioni velocistiche in prova.
Kobayashi si era invece rivelato già nello scorso campionato ma la Sauber 2010 non sembra essere il contesto migliore per mostrare le proprie capacità: chissà che l'acuto di Valencia non sia di stimolo per un finale di campionato dignitoso.
Concludiamo con una nota di solidarietà nei confronti del bravissimo Nico Rosberg, che ha trovato in Mercedes una situazione decisamente difficile, sperando che questa stagione di "purgatorio" non ne pregiudichi il prosieguo della carriera.