mercoledì 27 ottobre 2010

Webber voleva buttare fuori o Alonso o Hamilton?


Intervistato dopo l'incidente causato da Webber in Corea, Rosberg aveva dichiarato di non capire perchè l'australiano non avesse frenato, evitando di attraversare tutta la pista in seguito all'impatto con il muretto. Personalmente, non avevo fatto troppo caso a questa dichiarazione, e immagino sia lo stesso per la maggior parte di voi che leggete queste righe.
Ma dopo l'imprevedibile illazione attribuita oggi a Gerhard Berger, ammetto che l'episodio presenta qualche elemento di dubbio. L'ex pilota austriaco avrebbe dichiarato all'emittente "Servus TV" che Webber, vistosi spacciato, ha deliberatamente cercato di coinvolgere chi lo seguiva, molto probabilmente lo spagnolo Alonso o l'inglese Hamilton, rivali diretti nella lotta al titolo.
Effettivamente dal filmato dell'incidente sembra proprio che Webber non abbia nemmeno provato a frenare dopo l'impatto. Difficile dire se Webber abbia visto che Alonso era già transitato incolume al momento dell'impatto ma è possibile che abbia scambiato la Mercedes di Rosberg (che gli veniva incontro) per la McLaren di Hamilton, a causa della pioggia e della colorazione simile delle due monoposto.
L'insinuazione è piuttosto pesante, e non me la sento di sbilanciarmi in proposito: se, da un lato, ammetto di essere un estimatore di Webber, dall'altro ho già esternato più volte i miei dubbi sul rendimento dell'australiano in questo campionato, in cui troppi errori hanno denunciato una immaturità che non fa onore alla sua esperienza.
Voi cosa ne pensate?

domenica 24 ottobre 2010

GP Corea: Una Formula 1 idrorepellente. Alonso, inspiegabilmente graziato, coglie un successo immeritato.

Parliamoci chiaro, la pioggia vista sul circuito di Yeongam in occasione del primo Gran Premio della Corea del Sud non può essere affatto definita intensa. Sono innumerevoli le volte in cui la Formula 1 ha corso in condizioni nettamente peggiori. Nessuno vuole negare la priorità che la sicurezza deve avere sulla competizione sportiva ma qui c'è qualcosa che non va.
Il circuito di Yeongam è stato appena ultimato, secondo i progetti del più quotato architetto del momento: come è possibile che il drenaggio non permetta di gestire l'acqua portata da una pioggerellina come quella che ha battezzato l'autodromo?
E ancora, il problema maggiore sembra essere quello della visibilità: le monoposto moderne sollevano tantissima acqua, probabilmente a causa della loro conformazione strutturale e delle soluzioni aerodinamiche estreme.
Insomma, la sicurezza può essere perseguita in tanti modi, ma è evidente che non è stato fatto quello che si poteva fare per permettere alla Formula 1 di gareggiare in ogni condizione. Esistono campionati automobilistici dove, per regolamento, non si corre in condizioni di bagnato, ma la Formula 1 ha sempre annoverato, come sua caratteristica saliente, la sfida derivata dal gareggiare in qualsiasi condizione meteorologica. Ecco perchè un "teatrino" come quello andato in scena per oltre due ore in mondovisione a Yeongam, non è affatto edificante per la Formula 1.
La gara è stata caratterizzata da un doppio ritiro della Red Bull che stava altrimenti dominando: Webber è uscito di pista per un suo errore, coinvolgendo anche l'incolpevole Rosberg, mentre Vettel è stato tradito dal motore Renault, lasciando la vittoria ad Alonso.
La vittoria del ferrarista è però viziata da un episodio non chiaro: in occasione del regime di safety car conseguente l'incidente di Webber, Alonso non rispettava la regola che prevede il mantenimento di meno di 10 lunghezze dalla vettura precedente, accumulando addirittura oltre 10 secondi di distacco da Vettel che lo precedeva. Nonostante proprio tale regola sia stata applicata in Ungheria per negare la vittoria a Vettel, nessuna sanzione è stata invece comminata, questa volta, allo spagnolo.
Il risultato è che Alonso si ritrova ora al comando della classifica di un campionato che assume sempre più i connotati di una farsa.


F.1 Korean Grand Prix 2010 (Yeongam)
1. Alonso, Ferrari 2h48:20.810
2. Hamilton, McLaren-Mercedes + 14.999
3. Massa, Ferrari + 30.868
4. Schumacher, Mercedes + 39.688
5. Kubica, Renault + 47.734
6. Liuzzi, Force India-Mercedes + 53.571
7. Barrichello, Williams-Cosworth + 1:09.257
8. Kobayashi, Sauber-Ferrari + 1:17.889
9. Heidfeld, Sauber-Ferrari + 1:20.107
10. Hulkenberg, Williams-Cosworth + 1:20.851
11. Alguersuari, Toro Rosso-Ferrari + 1:24.146
12. Button, McLaren-Mercedes + 1:29.939
13. Kovalainen, Lotus-Cosworth + 1 lap
14. Senna, HRT-Cosworth + 2 laps
15. Yamamoto, HRT-Cosworth + 2 laps

Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. Alonso 231
2. Webber 220
3. Hamilton 210
4. Vettel 206
5. Button 189
6. Massa 143
7. Kubica 124
8. Rosberg 122
9. Schumacher 66
10. Barrichello 47
11. Sutil 47
12. Kobayashi 31
13. Liuzzi 21
14. Petrov 19
15. Hulkenberg 18
16. Buemi 8
17. De la Rosa 6
18. Heidfeld 6
19. Alguersuari 3

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. Red Bull-Renault 426
2. McLaren-Mercedes 399
3. Ferrari 374
4. Mercedes 188
5. Renault 143
6. Force India-Mercedes 68
7. Williams-Cosworth 65
8. Sauber-Ferrari 43
9. Toro Rosso-Ferrari 11

mercoledì 20 ottobre 2010

Gli orari del GP di Corea 2010


La Formula 1 sbarca per la prima volta in Corea dove tutto è ormai pronto per il terz'ultimo Gran Premio della stagione, sul nuovissimo tracciato di Yeongam.
Gli orari italiani dell'evento saranno gli stessi del recente Gran Premio del Giappone, salvo stravolgimenti dovuti al maltempo. Le previsioni parlano di tempo asciutto con della nuvolosità prevista solo per sabato, ma il meteo di questa zona è soggetto a forte variabilità.
Impossibile prevedere i valori in campo, data la totale assenza di dati per un circuito appena ultimato, ma tutti attendono di verificare se la nuova creazione dell'architetto Tilke permetterà i sorpassi come promesso.

F.1 Korean Grand Prix 2010 (Yeongam)
Practice 1: Venerdì 22 Ottobre, 03:00
Practice 2: Venerdì 22 Ottobre, 07:00
Practice 3: Sabato 23 Ottobre, 04:00
Qualifiche: Sabato 23 Ottobre, 07:00
Gara: Domenica 24 Ottobre, 08:00

domenica 10 ottobre 2010

GP Giappone: La Red Bull torna a dominare

Sul circuito di Suzuka in Giappone le Red Bull sono tornate ad occupare le posizioni che più sembrano competere loro in questo campionato, ovvero le prima due. Tanto in prova che in gara, le monoposto austriache hanno mostrato una superiorità tecnica evidente, sebbene non frustrante quanto quella vista in Ungheria. Vettel stavolta non ha sbagliato nulla e Webber si è dovuto accontentare del secondo posto finale alle spalle del compagno di squadra.
Il solo, bravissimo, Kubica su Renault è riuscito ad impensierire i due alfieri Red Bull, portandosi addirittura in seconda posizione dopo la partenza, ma si è poi dovuto arrendere per la perdita di una ruota, privando il Gran Premio di un sicuro protagonista.
Fernando Alonso, su Ferrari, ha svolto diligentemente il suo compito, chiudendo la gara in terza posizione e restando pertanto in lotta per il titolo, sebbene raggiunto in classifica da Vettel e distaccato di ulteriori 3 punti (14 in totale) da Webber.
Non accenna a finire la sfortuna di Hamilton, rimasto senza terza marcia quando stava girando più veloce delle stesse Red Bull, nel tentativo di tornare in lotta almeno per il podio, e ha dovuto accontentarsi del quinto posto dietro al compagno di squadra Button. Come avevamo predetto, le McLaren sembrano stare progressivamente abbandonando la lotta per il titolo con Hamilton e Button ormai a circa 30 punti dalla vetta della classifica.
Dietro a un tenace Michael Schumacher, giunto sesto su Mercedes, si è classificato un eccezionale Kobayashi su Sauber, che si conferma il miglior rookie dell'anno.

F.1 Japan Grand Prix 2010 (Suzuka)
1. Vettel, Red Bull-Renault 1h30:27.323
2. Webber, Red Bull-Renault + 0.905
3. Alonso, Ferrari + 2.721
4. Button, McLaren-Mercedes + 13.522
5. Hamilton, McLaren-Mercedes + 39.595
6. Schumacher, Mercedes + 59.933
7. Kobayashi, Sauber-Ferrari + 1:04:038
8. Heidfeld, Sauber-Ferrari + 1:09.648
9. Barrichello, Williams-Cosworth + 1:10.846
10. Buemi, Toro Rosso-Ferrari + 1:12.806
11. Alguersuari, Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
12. Kovalainen, Lotus-Cosworth + 1 lap
13. Trulli, Lotus-Cosworth + 2 laps
14. Glock, Virgin-Cosworth + 2 laps
15. Senna, HRT-Cosworth + 2 laps
16. Yamamoto, HRT-Cosworth + 3 laps
17. Rosberg, Mercedes + 5 laps

Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. Webber 220
2. Alonso 206
3. Vettel 206
4. Hamilton 192
5. Button 189
6. Massa 128
7. Rosberg 122
8. Kubica 114
9. Schumacher 54
10. Sutil 47
11. Barrichello 41
12. Kobayashi 27
13. Petrov 19
14. Hulkenberg 17
15. Liuzzi 13
16. Buemi 8
17. De la Rosa 6
18. Heidfeld 4
19. Alguersuari 3

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. Red Bull-Renault 426
2. McLaren-Mercedes 381
3. Ferrari 334
4. Mercedes 176
5. Renault 133
6. Force India-Mercedes 60
7. Williams-Cosworth 58
8. Sauber-Ferrari 37
9. Toro Rosso-Ferrari 11

mercoledì 6 ottobre 2010

Il rush finale per il campionato 2010

A quattro gare dal termine, il Campionato Mondiale di Formula 1 2010 ha preso una direzione ben diversa da quello che lasciavano presagire le premesse ed i Gran Premi iniziali. Guardando la classifica piloti non c'è traccia di quello strapotere tecnico che la Red Bull aveva a più riprese mostrato. Certo, in testa c'è Mark Webber, ma Sebastian Vettel, che sembrava il "predestinato" al titolo mondiale, è solo quarto, e i primi cinque piloti sono racchiusi nello spazio di 25 punti, ovvero il "bottino" di una sola vittoria.
Andiamo dunque ad analizzare le possibilità di vittoria dei cinque contendenti, consapevoli di poter essere smentiti da nuovi sviluppi imprevisti, come quello della ritrovata competitività della Ferrari.
Sembra proprio quella di Alonso su Ferrari l'accoppiata più in forma al momento, e il campione spagnolo sembra aver smesso di sbagliare, forse per gratitudine alla squadra dopo il "regalo" di Hockenheim. L'eventuale titolo ferrarista presterebbe il fianco a una serie di valutazioni e polemiche inevitabili, a causa di diversi episodi nel corso della stagione, ma Fernando sembra proprio deciso a giocare le sue carte fino in fondo.
Mark Webber ha condotto una stagione tutt'altro che esente da errori, ma si ritrova in testa perchè i suoi avversari hanno sbagliato più di lui (e, ovviamente, perchè è sempre stato un pilota veloce). L'australiano meriterebbe senz'altro un titolo che sarebbe il coronamento di una carriera avara di soddisfazioni e ormai all'epilogo, ma non scommetteremmo sulla sua tenuta psicologica, visti i limiti espressi ripetutamente.
Inutile nasconderlo: Lewis Hamilton è stato il pilota che ha maggiormente messo in mostra il suo innegabile talento, ma qualche errore e tanta sfortuna gli hanno impedito di essere in testa alla classifica nel momento cruciale del campionato. Ed ora le cose si complicano ancora per il pilota inglese, visto che la sua McLaren non sembra all'altezza delle prestazioni espresse da Ferrari e Red Bull.
Sebastian Vettel è giovane e avrà modo di lottare ancora per altri titoli mondiali ma quella che ha avuto in questo campionato era una chance troppo ghiotta per essere gettata al vento. Dopo un inizio frustrato dalla scarsa affidabilità della sua monoposto, Seb ha commesso qualche ingenuità che lo ha relegato in questa posizione scomoda (21 punti di ritardo dalla vetta). Una sua rimonta però appare tutt'altro che impossibile.
Difficile dire se la quinta posizione attuale rappresenti un bilancio positivo o negativo per Jenson Button. Siamo convinti che in molti, alla vigilia del campionato, hanno pensato che il campione del mondo in carica andasse a fare "lo scudiero" in McLaren, dovendo adattarsi a una nuova squadra e con un compagno come Hamilton (capace di mettere in crisi persino Alonso al suo debutto). Invece Jenson ha saputo capitalizzare la disordinata situazione iniziale del campionato, trovandosi addirittura in testa alla classifica. Sul piano velocistico paga qualcosa nei confronti del suo compagno di squadra ma non dimentichiamoci che in pochi potrebbero competere con Hamilton a parità di mezzi. Le sue chances sono in realtà frustrate più dallo stato di forma della McLaren che non da propri limiti.
Questa dunque la situazione attuale. Se qualcosa non interverrà a scombinare i valori tecnici visti in pista a Singapore, la lotta per il titolo potrebbe presto restringersi ai due piloti Red Bull ed alla Ferrari di Alonso. Non ci resta che attendere il responso della pista.