lunedì 20 giugno 2011

Rai e F1: Una patetica caricatura di giornalismo

Durante lo scorso Gran Premio del Canada di Formula 1, l'inviata Rai Stella Bruno è andata a cercare Pastor Maldonado per tentare di farlo "gongolare" in diretta per il ritiro di Lewis Hamilton, "colpevole" di aver costretto al ritiro proprio Maldonado nel precedente Gran Premio di Montecarlo.
Da notare che Maldonado, che si sta rivelando un ottimo debuttante, è stato peraltro piuttosto ignorato dai micorofoni Rai, più interessati al "gossip" ed alle operazioni propagandistiche che non ai meriti sportivi.
Dopo che alla domanda (?) "Hamilton è già fuori, che ne pensi?", il giovane venezuelano aveva cercato di glissare elegantemente, la Bruno ha deciso addirittura di mettergli in bocca un "Gli sta bene! Che dici?" cui l'intervistato non ha potuto fare a meno di reagire con un sorriso pietoso.
Questo è solo uno dei tantissimi episodi di cattivo gusto che hanno caratterizzato la lunga esperienza da inviata di Stella Bruno e che, ne siamo sicuri, ha costruito una immagine molto poco edificante del giornalismo italiano agli occhi internazionali del circus della Formula 1.
Ricordo la stessa inviata domandare a Stefania Bocchi della Ferrari se fosse più performante una gomma usata o una nuova, con la portavoce Ferrari piuttosto imbarazzata nel fornire l'ovvia risposta. Ancora, ricordo Colajanni, sempre della Ferrari, che dopo aver esposto piuttosto dettagliatamente i motivi di un ritiro, si è sentito domandare quale fosse la "causa del ritiro" e non ha potuto fare a meno di rispondere "l'ho appena detto".
Questa mancanza di competenza, professionalità e perspicacia, non deve però affatto sorprendere. Professionisti seri e preparati, infatti, non si presterebbero mai a ricoprire il ruolo di "giullari di corte" assunto tanto bene da quel manipolo di mercenari che costituisce la redazione Rai per la Formula 1. Dai microfoni Rai non può uscire nulla che non sia "approvato" dalla linea ufficiale imposta dall'alto (qualcuno ha detto Montezemolo?).
L'informazione Rai sulla Formula 1 è, di fatto, espressione diretta della linea politica e aziendale del gruppo Fiat, esattamente come il TG4 è palesemente una voce del Berlusconi-pensiero. Il problema, però, è che mentre nella informazione generalista esiste una minima pluralità di voci, per la Formula 1, essendo la Rai esclusivista, non esiste contraddittorio!
Immaginate se il TG4 fosse l'unico telegiornale italiano: ci troveremmo di fronte ad un insostenibile regime, con la stampa ostaggio della propaganda unilaterale. Ecco, questo è ESATTAMENTE ciò che avviene ora per la Formula 1 in Italia. Solo che nessuno se ne cura, perchè, in fondo, è soltanto sport...

8 commenti:

  1. Basta che chiudi l'audio quando vedi i GP no?
    In fondo ti interessa la F1 o le 4 stronzate che dicono????

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  2. No, non basta, perchè poi al bar, al lavoro, sui blog e sui forum, non faccio che sentire milioni di tifosi senza cervello che ripetono a pappardella quel che hanno sentito dire in TV!
    ...e poi, che ragionamento è? Tu, se vedi un'ingiustizia, ti volti dall'altra parte? ...ai ribelli che si rivoltano contro le dittature tu avresti consigliato di far finta di nulla? Boh...

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  3. Beh, visto che hai abbozzato un paragone televisivo-politico (Mazzoni e company - Rete4) provo a dire la mia.

    Il fatto che la Rai sia a favore della ferrari è chiaro e condiviso ma baderei bene a dire che Montezemolo chiama in Rai e detta la linea editoriale. Fanno molto prima i giornalisti (e anche i politici, ahimé.....) a schierarsi con il più forte che in Italia è la Ferrari. Io credo semplicemente che solo se vai contro la Ferrari ti si schierano contro; i tifosi, la direzione editoriale della Rai preoccupata delle ritorsioni sulle pubblicità e ovvio la stessa Ferrari preoccupata delle ricadute di immagine.

    Se sei a favore, secondo me, nemmeno ti stanno a sentire e considerano la tua posizione come ovvia.

    Anche per questo la Bruno cresce e prolifera in quell'ambiente dove spicca per la sua professionalità (eufemismo). Oltre alle cose che dici te (che non sapevo) aggiungerei, fateci caso, che non intervista mai protagonisti di lingua inglese a meno di non conoscerli e sparare la solita domanda How think about the race? Tanto per la risposta c'è il simultaneo.
    Liuzzi, Alonso e Massa sono suoi di default, colajanni lo ha prenotato da una vita e mille altri esempi. Chris Horner o Whitmarsh nemmeno li riconosce......

    Concludendo, salverei cmq, Bruno e Giovannelli che seppur con errori il loro lavoro cercano di farlo al meglio e poi Giovannelli ha un tedesco con i contro...guardatelo con Haug...

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  4. Ma sei tu sotto falso nome? :-)

    https://motorsportrants.wordpress.com/2011/06/13/le-mazzoniadi-%E2%80%93-lo-sputtanamento-di-hamilton-ora-basta/

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  5. No, non lo conoscevo! Grazie per avermelo segnalato, voglio contattare l'autore! :-)

    Comunque, krusty, devo farti i complimenti, sei sempre molto più equilibrato di me. Ti prego di considerare la mia linea editoriale come "reazionaria" alla squallida propaganda della stampa italiana... se dovessi rivolgermi ad appassionati come te userei altri toni, ma purtroppo il panorama di chi segue la F1 in Italia è ben altro...

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  6. La Rai non fa niente di diverso da quello che fate Voi.

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  7. Amico , in Spagna , la Sexsta e TV3 fanno un tifo spudorato per Alonso , in Inghilterra la BBC fa lo stesso per Hamilton e Button . In Germania RTL e Sky Deuteschland battono per Vettel e le Mercedes . In Brasile tengono per Massa , come prima tenevano per Senna.

    E' inutile fare polemica , ognuno tira acqua al suo mulino . Se l'85% degli Italiani è ferrarista , sono così fesso da non appggiare il marchio italiano? Sulla competenza di Stella Bruno ti quoto in pieno .

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  8. La mamma Rai spende migliaia di euro per mandare in giro per il mondo i giornalisti per commentare la mitica formula 1 e questi non si fanno nemmeno la barba per andare in onda, professionalità zero assoluto. PS il giornalista brizzolato con erre moscia che non conosco il nome, e che Cassio conpratela una lametta da 0,50 €

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