martedì 6 dicembre 2011

La conclusione della diatriba Lotus non accontenta nessuno

Il 2011 della Formula 1 è stato caratterizzato, tra le altre cose, dalla lunga "querelle" giuridica legata al nome Lotus. Prima di analizzare le conseguenze di questa vicenda, riassumiamo brevemente quanto è accaduto, a beneficio dello spettatore "medio", che non ha avuto modo di essere debitamente informato (soprattutto se si è limitato alle fonti italiane).
Dopo il ritiro dalla Formula 1 del Team Lotus alla fine della tragica stagione 1994, il gruppo industriale "Lotus", per ben 15 anni, si è negato a qualunque iniziativa volta al ritorno dello storico marchio nel circus iridato. La Lotus Cars ha più volte ribadito, in tale periodo, la propria mancanza di interesse per la Formula 1, nonostante diversi soggetti abbiano tentato di coinvolgere l'azienda del compianto Colin Chapman in vari tentativi di "recupero".
Poi, nel 2010, il giovane industriale Malese Tony Fernandes, appassionato di formula 1 e dello storico marchio Lotus, decide di aggirare il problema, acquistando dal suo legittimo proprietario (l'ex campione del mondo James Hunt) il nome "Team Lotus", giuridicamente distinto da quello della fabbrica di automobili. Fernandes recupera in pieno l'autentico spirito del grande Colin Chapman, aprendo una sede tecnica in Inghilterra, e dando vita ad una piccola ma ambiziosa squadra sportiva, in cui recluta personale appassionato e motivato. Per i tanti ammiratori del marchio inglese sparsi per il mondo non c'è alcun dubbio: si tratta del ritorno della Lotus in Formula 1.
Improvvisamente l'azienda Lotus Cars, che per 15 anni si è categoricamente dichiarata "non interessata" alla Formula 1, scopre un repentino interesse per tale campionato e decide di entrarne a far parte come sponsor del Team Renault. Se le motivazioni di questa mossa sono insondabili, la tempistica appare quantomeno discutibile.
Evidentemente non paghi di questa autentica imboscata, i vertici del gruppo industriale inglese hanno poi tentato di sottrarre legalmente a Fernandes il diritto ad utilizzare il nome "Lotus" per il suo team, ma i vari gradi di giudizio hanno invece dato ragione all'imprenditore malese. Nonostante ciò, con una lezione di grande signorilità, Tony Fernandes ha deciso spontaneamente di rinunciare a quel nome che aveva regolarmente acquistato e riportato in auge con passione.
Nel campionato di Formula 1 del 2012, pertanto, il team anglo-malese appare iscritto con il nome di "Caterham" (marchio "cugino" di Lotus fin da 1973, recentemente acquistato proprio da Tony Fernandes), mentre quello che è stato il team Renault ha inserito il suo "main sponsor" Lotus nella denominazione ufficiale (un pò come "Vodafone" per la McLaren o "Marlboro" per la Ferrari).
Ciò che non hanno considerato in casa Lotus (l'azienda) è che nè i soldi nè le battaglie legali possono comprare il favore degli appassionati. Da estimatore Lotus di vecchia data (ebbene sì, fin dai tempi di De Angelis e Mansell) non posso e non voglio riferirmi al team di Enstone con il nome coniato dal mitico Colin Chapman, che non avrebbe mai appoggiato una operazione commerciale meschina come quella messa in atto dagli attuali proprietari della azienda.
Non ho ancora deciso con quale nome menzionare la squadra nera-oro (anche quella della colorazione soffiata al rivale è stata una mossa di evidente bassezza), forse con quello del gruppo lussemburghese Genii Capital che la possiede, ma di sicuro non con lo storico nome britannico. Per quanto mi riguarda, e sono certo che sia così per tutti i fans di lungo corso, l'autentico spirito del Team Lotus, continuerà a sopravvivere nella squadra di Tony Fernades, con qualunque nome risulti iscritta.

martedì 29 novembre 2011

Le pagelle del mondiale 2011

Vettel: 10 - Quest'anno (a differenza di quello scorso) il giovane campione tedesco non ha sbagliato praticamente nulla e si è meritato il voto massimo, così come un titolo iridato sacrosanto. Dicono che a dominare sia stata la sua vettura, la Red Bull, ma guardando ai risultati ed alla classifica appare chiaro che Sebastian ha messo molto di suo in questo dominio. Se oltre al talento saprà mostrare dedizione e perseveranza, non ci sono record che non possa battere.

Button: 9 - Dopo un anno di prevedibile gavetta in McLaren, Jenson è riuscito a sopravanzare il proprio compagno di squadra Hamilton, contro tutti i pronostici. La sua intelligenza strategica e le sue qualità di guida, rivelatesi in special modo sul bagnato, gli hanno permesso di conquistare un secondo posto in classifica che rilancia le sue quotazioni di aspirante al titolo, quando la sua vettura glielo permetterà.

Alguersuari: 7 - Dopo aver subito un pochino la rivalità con il suo compagno di squadra nella prima parte della stagione, ha poi realizzato ottime prestazioni sfruttando a dovere la crescita mostrata dalla sua Toro Rosso, sopravanzando Buemi nella classifica finale. Jaime è giovane ma scalpita e in molti vorrebbero vederlo presto su una monoposto competitiva (ma finchè la Red Bull continuerà a confermare entrambi i piloti...).

Barrichello: 7 - La stagione è stata disastrosa, a causa di una Williams evidentemente sbagliata, ma Rubinho non si è mai arreso ed ha lottato con la grinta che gli conosciamo. All'età di 40 anni, e costretto in una situazione tutt'altro che facile, questo basta ad attribuirgli un voto positivo. Di ritirarsi non ha proprio voglia e, a questo punto, spero proprio che trovi un ingaggio soddisfacente.

Senna: 7 - Il suo debutto a Spa è stato disastroso, con l'incidente alla prima curva, ma Bruno è riuscito a far tesoro dei suoi errori fornendo poi buone prestazioni con una vettura non certo competitiva, e riuscendo anche a mettersi dietro il compagno Petrov in un paio di occasioni. Il 7 in pagella è dovuto soprattutto alla sua bella prestazione in casa, con il nono posto in griglia, vanificato poi da un incidente di cui, secondo me, non aveva colpa.

Kovalainen: 7 - Era nella stessa barca del compagno Trulli, con una Lotus innegabilmente deludente, ma Heikki ha mostrato maggiori segni di "vivacità". Le sue partenze arrembanti lo hanno sempre portato davanti a vetture ben più competitive, dovendo poi cedere il passo, ma non senza lottare. Spero riesca presto a cogliere i frutti del lavoro svolto.

Karthikeyan: 7 - Considerato un pò una "cenerentola" del mondiale, il pilota indiano ha invece mostrato buone qualità di guida, grazie ad una HRT in miglioramento. E' riuscito, in un paio di occasioni, a sopravanzare i più quotati compagni Liuzzi e Ricciardo e tanto basta a fargli meritare un bel voto.

Ricciardo: 7 - Subentrato a Karthikeyan a stagione inoltrata, Daniel è riuscito a battere quasi sempre il compagno Liuzzi, confermando quanto di buono si dice sul suo conto. Predestinato ad un futuro abitacolo in Red Bull, dovrà però mostrarsi all'altezza delle aspettative.

Alonso: 6 - La Ferrari di quest'anno, probabilmente, non permetteva di lottare per il titolo, ma Fernando ha raccolto un solo successo, favorito da un errore nel box della Red Bull. Comunque la si voglia guardare, è troppo poco per un pilota che viene indicato, da più parti, come un "fenomeno". Ecco il motivo di un voto apparentemente severo.

Hamilton: 6 - Il campioncino inglese è ormai alla sua quinta stagione completa in Formula 1 e, per questo motivo, comincia a diventare difficile perdonargli i tanti errori di "inesperienza". Tre vittorie sono comunque un bottino invidiabile per chiunque non disponesse di una Red Bull, e Lewis ha saputo dimostrare quanto sia veloce in diverse occasioni, quindi strappa la sufficienza. Ma è evidente che si debba "applicare di più".

Rosberg: 6 - Il buon Nico rimane, a mio avviso, uno dei talenti più puri della Formula 1, ma deve essersi stancato di dare il 100% con una vettura che non gli permette nemmeno di lottare per il podio. La sensazione è stata quella di un minore impegno da parte del finlandese, rispetto allo scorso anno. Ma come dargli torto, quando piloti meno bravi di lui "scaldano il sedile" su monoposto potenzialmente vincenti?

Heidfeld: 6 - Non doveva nemmeno esserci al via della stagione, ma il drammatico incidente di Kubica gli ha permesso di tornare in pista con una Renault che prometteva grandi cose. Nick si è comportato dignitosamente, finendo il più delle volte davanti al proprio compagno di squadra, mentre le prestazioni della Renault andavano via via peggiorando. Non sappiamo se il team lo abbia ritenuto in parte responsabile del ritardo accumulato nello sviluppo della monoposto, ma il tedesco è stato letteralmente appiedato prima del Gran Premio del Belgio. La sufficienza è d'obbligo, almeno per consolazione.

Di Resta: 6 - Al suo primo anno in Formula 1 Paul non ha certo sfigurato, considerato che la sua Force India non è più la promettente scuderia di due anni fa. Sempre veloce in prova ed in qualifica, si è rivelato anche affidabile in gara, dimostrando di sapersi contenere per portare a casa il risultato (un solo ritiro in tutta la stagione). Aspettiamo di vederlo su una monoposto competitiva.

Buemi: 6 - Come il suo compagno Alguersuari anche Sebastien ha fatto vedere belle cose nel corso della stagione ed il suo voto è inferiore solo perchè ha concluso l'anno in leggero calo. Lo svizzero sembra avere i "numeri" per un sedile competitivo, ma i posti sono sempre pochi e tutti prenotati.

Perez: 6 - Probabilmente la Sauber non era il miglior contesto per mettersi in mostra e Sergio ha svolto egregiamente il proprio compito, al primo anno nella massima formula. Dopo le prime promettenti prestazioni in molti si attendevano una crescita che non c'è stata, e per questo, ritengo la sufficienza il voto più consono.

Maldonado: 6 - La sua Williams era superiore solo ai 3 team di coda e queste non erano certo le condizioni ideali per mettersi in evidenza, ma Pastor ha saputo mostrare prestazioni solide in più di una occasione. Impossibile sbilanciarsi più della sufficienza, vedremo cosa gli riserverà il futuro.

De la Rosa: 6 - Ha disputato una sola gara e non è andato neanche male (dodicesimo in Canada, sotto la pioggia). Gli auguro di trovare un volante e che la sufficienza sia di buon auspicio.

Liuzzi: 6 - Con una HRT in leggero miglioramento Vitantonio è stato in grado di mostrare, occasionalmente, le sue qualità, lottando con le rivali Virgin. Il pilota italiano non ha però brillato particolarmente, anche in confronto ai compagni di squadra, ed il voto vuole essere di incoraggiamento.

Webber: 5 - Ha agguantato il terzo posto finale in classifica proprio nell'ultima gara, in occasione dell'unica vittoria stagionale, ma è troppo poco per concedere a Mark la sufficienza. Il suo compagno di squadra ha raccolto ben 11 successi mentre lui ha rischiato di chiudere l'anno a mani vuote. Probabilmente alla sua squadra va bene così, visti i problemi avuti nel 2010, in cui entrambi i piloti Red Bull aspiravano al titolo.

Schumacher: 5 - Ha avuto una intera stagione per "riacclimatarsi" con il mondo dei Gran Premi, e quest'anno sarebbe stato il momento giusto per tirare fuori quella "stoffa del campione" che gli si è sempre attribuita. Ma, a parte qualche sprazzo di competitività, non ha fatto vedere nulla di più rispetto alla stagione scorsa.

Sutil: 5 - Probabilmente la Force India di quest'anno non era competitiva come sperava, ma Adrian si è ricordato di essere un pilota veloce solo nell'ultimo Gran Premio, motivato forse dal contratto in scadenza. Troppo poco per la sufficienza.

Petrov: 5 - Il podio conquistato nella gara inaugurale aveva illuso i fans del pilota russo ma le prestazioni sono poi naufragate nel corso del campionato. Vero è che la Renault ha probabilmente fallito nello sviluppo della vettura durante l'anno, ma Vitaly ha spesso "perso" il confronto con il compagno di squadra, che fosse Heidfeld o anche Bruno Senna.

Kobayashi: 5 - Dopo le belle cose fatte vedere nello scorso campionato ci si attendeva da Kamui almeno qualche "acuto", nonostante il livello di competitività non eccelso della sua Sauber. L'unico risultato degno di nota è stato il quinto posto finale conquistato a Montecarlo, ed è un pò poco per la sufficienza. Forse Kamui è l'ennesimo pilota demotivato da una Formula 1 che vede i primi otto posti perennemente ipotecati dalle stesse 4 squadre ormai da due anni. Non è certo una situazione che sproni a dare il massimo...

Trulli: 5 - E' stato bersagliato dalla sfortuna che ha minato le sue prestazioni tanto in prova che in gara, ma è parso meno combattivo e più rassegnato del suo compagno di squadra Kovalainen e per questo, a malincuore, gli devo attribuire un voto insufficiente. La Lotus aspirava a ben altri traguardi con il motore Renault, lo stesso della Red Bull campione del mondo, ma le prestazioni sono clamorosamente venute a mancare.

Glock: 5 - Pur riconoscendo quanto fosse difficile emergere con la Virgin in edizione 2011, il pilota tedesco non è sembrato del tutto all'altezza della situazione, ed ha commesso anche diversi errori.

D'Ambrosio: 4 - Impossibilitato a mettersi in mostra con una Virgin superiore alla sola HRT, Jerome è però stato quasi sempre dietro al compagno Glock, e si avvia a lasciare mestamente il "circus".

Massa: 3 - Difficile giustificare la presenza di Felipe nel campionato mondiale, con tanti talenti che ne restano fuori. Non tanto per il rendimento mostrato, conquistando meno della metà dei punti rispetto al suo compagno di squadra, quanto per il suo sconsiderato atteggiamento in pista. Felipe ha causato più di una collisione e molte altre situazioni rischiose, per tacere delle altre scorrettezze non sanzionate. Un pericolo per i suoi colleghi ed un'onta per la Formula 1.

Chandhok: NC - Una sola gara disputata è davvero troppo poco per giudicare il pilota indiano.

domenica 27 novembre 2011

GP Brasile: Webber ottiene l'unica vittoria stagionale con Vettel rallentato da problemi tecnici.

Solo un problema al cambio ha impedito a Sebastian Vettel di conquistare un'altra vittoria (e sarebbe stata la dodicesima dell'anno) sul circuito brasiliano di Interlagos, dopo aver raggiunto il traguardo di 15 pole position stagionali nella giornata di sabato. A conquistare così il successo nel Gran Premio del Brasile è stata l'altra Red Bull, quella di Mark Webber, che per tutto l'anno ha subito la superiorità del titolato compagno di squadra.
E' stata una gara piuttosto noiosa, con la McLaren rivelatasi non in grado di contendere il successo alla Red Bull, dopo aver illuso nelle prove libere ed ufficiali. Hamilton e Button si sono ritrovati a fare la gara sul solito Alonso, giunto ai piedi del podio dietro a Button, mentre Hamilton non ha finito la gara per un guasto.
Sulla pista di casa si è messo in evidenza, per la prima "vera" volta, Bruno Senna su Renault: il nipote del grandissimo Ayrton si è qualificato al nono posto al sabato, ed era nella top ten anche in gara, prima che un contatto con Schumacher rovinasse la sua vettura, relegandolo nelle retrovie.
Lodevole anche la prestazione di Kovalainen su Lotus-Renault che, qualificatosi diciannovesimo, è stato autore della ennesima partenza eccezionale che lo ha visto affrontare la prima curva addirittura al tredicesimo posto, prima di venir riassorbito dalle vetture più performanti.
Sutil ha chiuso la stagione con un acuto che lo vede classificato al sesto posto davanti alle Mercedes, ma la sua Force India rimane per solo quattro punti alle spalle della scuderia rivale nella classifica costruttori.
Il campionato 2011 va così in archivio: nei prossimi giorni pubblicheremo le pagelle stagionali e gli approfondimenti in vista del 2012.

F.1 Brazilian Grand Prix 2011 (Interlagos)
1. Webber Red Bull-Renault 1h32:17.434
2. Vettel Red Bull-Renault + 16.983
3. Button McLaren-Mercedes + 27.638
4. Alonso Ferrari + 35.048
5. Massa Ferrari + 1:06.733
6. Sutil Force India-Mercedes + 1 lap
7. Rosberg Mercedes + 1 lap
8. Di Resta Force India-Mercedes + 1 lap
9. Kobayashi Sauber-Ferrari + 1 lap
10. Petrov Renault + 1 lap
11. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
12. Buemi Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
13. Perez Sauber-Ferrari + 1 lap
14. Barrichello Williams-Cosworth + 1 lap
15. Schumacher Mercedes + 1 lap
16. Kovalainen Lotus-Renault + 2 laps
17. Senna Renault + 2 laps
18. Trulli Lotus-Renault + 2 laps
19. D'Ambrosio Virgin-Cosworth + 3 laps
20. Ricciardo HRT-Cosworth + 3 laps

Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. Vettel 392
2. Button 270
3. Webber 258
4. Alonso 257
5. Hamilton 227
6. Massa 118
7. Rosberg 89
8. Schumacher 76
9. Sutil 42
10. Petrov 37
11. Heidfeld 34
12. Kobayashi 30
13. Di Resta 27
14. Alguersuari 26
15. Buemi 15
16. Perez 14
17. Barrichello 4
18. Senna 2
19. Maldonado 1

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. Red Bull-Renault 650
2. McLaren-Mercedes 497
3. Ferrari 375
4. Mercedes 165
5. Renault 73
6. Force India-Mercedes 69
7. Sauber-Ferrari 44
8. Toro Rosso-Ferrari 41
9. Williams-Cosworth 5

domenica 13 novembre 2011

GP Abu Dhabi: Vettel subito fuori, Hamilton domina la gara.

Sul circuito portuale di Yas Marina ad Abu Dhabi, Sebastian Vettel incappa nel primo ritiro dell'anno, vanificando la pole position ottenuta al sabato nonostante i pronostici fossero a favore della McLaren. Si potrebbe però affermare che Il campione del mondo esce probabilmente "umanizzato" dalla sfortunata foratura e quindi più simpatico agli occhi del pubblico, che non sempre ama gli "invincibili".
Fuori Vettel già alla seconda curva, Lewis Hamilton ha preso il comando della gara con la sua McLaren per non lasciarlo più, a parte pochi giri in occasione dei pit stop. Alle sue spalle è giunto ancora a podio il ferrarista Fernando Alonso, anch'esso indisturbato per tutta la gara disputata al secondo posto, dopo aver sopravanzato Webber e Button nel corso del primo giro.
La Red Bull di Webber sembra un'altra monoposto rispetto a quella del campione del mondo e non riesce a centrare nemmeno l'obiettivo del podio, raggiunto invece da Button, che pure aveva evidenti problemi di assetto.
La gestione disciplinare della gara torna a sollevare qualche dubbio legittimo: il venezuelano Pastor Maldonado è stato infatti penalizzato per aver rallentato Alonso mentre è stato poi graziato quando ha ostacolato in maniera nettamente più evidente Mark Webber, permettendo alla Ferrari di Massa di guadagnare vantaggio.
Più di un dubbio ha suscitato anche la "genialità" di chi ha deciso di collocare due zone di attivazione del DRS separate da una sola chicane: tale scelta ha di fatto vanificato la funzione stessa del DRS perchè il pilota che sorpassava nella prima zona veniva poi superato a sua volta nella seconda, come visto con Button e Webber, con DiResta e Alguersuari, e con altri duellanti.
Delirante, come sempre, la telecronaca Rai di Gianfranco Mazzoni che inizialmente voleva dare a tutti i costi ad Hamilton la colpa della foratura di Vettel, prima che le riprese mostrassero quanto i due fossero lontani tra loro. La cronaca è poi proseguita tra nomi sbagliati, rilievi cronometrici stravolti e interpretazioni fantasiose di quanto accadeva in pista. Speriamo che la Rai decida di terminare quanto prima questo scempio sostituendo il cronista (e anche gli opinionisti, di pari livello).


F.1 Abu Dhabi Grand Prix 2011 (Yas Marina)
1. Hamilton, McLaren-Mercedes 1h37:11.886
2. Alonso, Ferrari + 8.457
3. Button, McLaren-Mercedes + 25.881
4. Webber, Red Bull-Renault + 35.784
5. Massa, Ferrari + 50.578
6. Rosberg, Mercedes + 52.317
7. Schumacher, Mercedes + 1:15.900
8. Sutil, Force India-Mercedes + 1:17.100
9. Di Resta, Force India-Mercedes + 1:40.000
10. Kobayashi, Sauber-Ferrari + 1 lap
11. Perez, Sauber-Ferrari + 1 lap
12. Barrichello, Williams-Cosworth + 1 lap
13. Petrov, Renault + 1 lap
14. Maldonado, Williams-Cosworth + 1 lap
15. Alguersuari, Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
16. Senna, Renault + 1 lap
17. Kovalainen, Lotus-Renault + 1 lap
18. Trulli, Lotus-Renault + 2 laps
19. Glock, Virgin-Cosworth + 2 laps
20. Liuzzi, HRT-Cosworth + 2 laps

Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. Vettel 374
2. Button 255
3. Alonso 245
4. Webber 233
5. Hamilton 227
6. Massa 108
7. Rosberg 83
8. Schumacher 76
9. Petrov 36
10. Sutil 34
11. Heidfeld 34
12. Kobayashi 28
13. Alguersuari 26
14. Di Resta 23
15. Buemi 15
16. Perez 14
17. Barrichello 4
18. Senna 2
19. Maldonado 1

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. Red Bull-Renault 607
2. McLaren-Mercedes 482
3. Ferrari 353
4. Mercedes 159
5. Renault 72
6. Force India-Mercedes 57
7. Sauber-Ferrari 42
8. Toro Rosso-Ferrari 41
9. Williams-Cosworth 5

domenica 30 ottobre 2011

GP India: Vettel inarrestabile. Massa sanzionato dopo 2 anni di scorrettezze impunite.

Impossibile non diventare ripetitivi nel descrivere le imprese di Sebastian Vettel sulla sua Red Bull. Il bicampione del mondo non si ritira da ben 19 gare, delle quali ne ha vinte addirittura 12. Finchè non cambieranno i valori tecnici delle monoposto il tedesco sembra proprio non avere rivali e in India conquista l'undicesimo successo stagionale davanti al sempre più consistente Jenson Button su McLaren.
Ma la vera novità del Gran Premio indiano è stata la sanzione comminata a Felipe Massa dai commissari della FIA. Nelle ultime due stagioni il ferrarista le ha combinate di tutti i colori senza mai venire penalizzato: partenze anticipate, tagli della linea in uscita dai box e varie collisioni. Quest'anno, in particolare, Felipe ha deciso di ingaggiare una battaglia personale contro Lewis Hamilton, già speronato a Montecarlo, a Silverstone ed a Suzuka. In tutte queste occasioni e nelle altre episodiche scorrettezze il brasiliano è sempre sfuggito alle conseguenze disciplinari, a dimostrazione che l'influenza politica della Ferrari in seno alla FIA è ancora forte, come ai tempi di Schumacher. Ma stavolta, dopo l'ennesimo contatto con Hamilton, incredibilmente, Massa si è visto infliggere un "drive through". Standing ovation per Johnny Herbert, l'ex-pilota di turno nel team degli stewards per il Gran Premio d'India, che ha così, in minima parte, castigato il pilota più scorretto e pericoloso del circus.
Massa ha poi confermato anche la sua scarsa intelligenza andando a rompere, per la seconda volta in due giorni, la sospensione su uno dei dissuasori posti all'interno dei cordoli indiani, unico fra 24 piloti a incappare in tale errore.

F.1 Indian Grand Prix 2011 (New Dhali)
1. Vettel, Red Bull-Renault 1h30:35.002
2. Button, McLaren-Mercedes + 8.433
3. Alonso, Ferrari + 24.301
4. Webber, Red Bull-Renault + 25.529
5. Schumacher, Mercedes + 1:05.421
6. Rosberg, Mercedes + 1:06.851
7. Hamilton, McLaren-Mercedes + 1:24.183
8. Alguersuari, Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
9. Sutil, Force India-Mercedes + 1 lap
10. Perez, Sauber-Ferrari + 1 lap
11. Petrov, Renault + 1 lap
12. Senna, Renault + 1 lap
13. Di Resta, Force India-Mercedes + 1 lap
14. Kovalainen, Lotus-Renault + 2 laps
15. Barrichello, Williams-Cosworth + 2 laps
16. D'Ambrosio, Virgin-Cosworth + 2 laps
17. Karthikeyan, HRT-Cosworth + 3 laps
18. Ricciardo, HRT-Cosworth + 3 laps
19. Trulli, Lotus-Renault + 4 laps

Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. Vettel 374
2. Button 240
3. Alonso 227
4. Webber 221
5. Hamilton 202
6. Massa 98
7. Rosberg 75
8. Schumacher 70
9. Petrov 36
10. Heidfeld 34
11. Sutil 30
12. Kobayashi 27
13. Alguersuari 26
14. Di Resta 21
15. Buemi 15
16. Perez 14
17. Barrichello 4
18. Senna 2
19. Maldonado 1

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. Red Bull-Renault 595
2. McLaren-Mercedes 442
3. Ferrari 325
4. Mercedes 145
5. Renault 72
6. Force India-Mercedes 51
7. Toro Rosso-Ferrari 41
8. Sauber-Ferrari 41
9. Williams-Cosworth 5

domenica 16 ottobre 2011

GP Corea: decima vittoria stagionale di Vettel.

Sembrava quasi che avesse qualcosa da dimostrare Vettel in Corea, nonostante il titolo piloti già in tasca. Dopo aver perso la pole position per opera di Hamilton, in gara Sebastian ha superato l'avversario e se ne è semplicemente andato, lasciando le due McLaren a lottare con il suo compagno di squadra Webber, per il secondo posto. Nemmeno l'ingresso della safety car è riuscito a rimescolare le carte.
Quella ottenuta in Corea è stata per il tedesco la decima vittoria stagionale e dimostra che a dominare il campionato non è stata tanto la supremazia tecnica della Red Bull, che comunque ha conquistato il titolo costruttori, quanto piuttosto la determinazione e la concentrazione del pilota bicampione del mondo.
Bello il duello messo in scena da Mark Webber e Lewis Hamilton per la seconda posizione. I due avversari sono riusciti a lottare con intensità e determinazione senza rovinare tutto con un contatto che avrebbe con ogni probabilità comportato una ennesima sanzione per l'inglese...
Jenson Button, classificatosi quarto, è apparso leggermente sotto tono rispetto alle ultime gare e non è mai stato realmente in lizza per il podio, così come le due Ferrari giunte alle sue spalle.
Nessuna nuova nelle retrovie: i tre team nati nel 2010 non hanno ancora mai conquistato un solo punto in due stagioni. Per una squadra come la Lotus-Renault tali risultati sono decisamente al di sotto delle attese, e non è plausibile attendersi grossi cambiamenti grazie alla sola introduzione del KERS targato Red Bull per il 2012.

F.1 Korean Grand Prix 2011 (Yeongam)
1. Vettel, Red Bull-Renault 1h30:01.994
2. Hamilton, McLaren-Mercedes + 12.019
3. Webber, Red Bull-Renault + 12.477
4. Button, McLaren-Mercedes + 14.694
5. Alonso, Ferrari + 15.689
6. Massa, Ferrari + 25.133
7. Alguersuari, Toro Rosso-Ferrari + 49.538
8. Rosberg, Mercedes + 54.053
9. Buemi, Toro Rosso-Ferrari + 1:02.762
10. Di Resta, Force India-Mercedes + 1:08.602
11. Sutil, Force India-Mercedes + 1:11.229
12. Barrichello, Williams-Cosworth + 1:33.068
13. Senna, Renault + 1 lap
14. Kovalainen, Lotus-Renault + 1 lap
15. Kobayashi, Sauber-Ferrari + 1 lap
16. Perez, Sauber-Ferrari + 1 lap
17. Trulli, Lotus-Renault + 1 lap
18. Glock, Virgin-Cosworth + 1 lap
19. Ricciardo, HRT-Cosworth + 1 lap
20. D'Ambrosio, Virgin-Cosworth + 1 lap
21. Liuzzi, HRT-Cosworth + 3 laps


Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. Vettel 349
2. Button 222
3. Alonso 212
4. Webber 209
5. Hamilton 196
6. Massa 98
7. Rosberg 67
8. Schumacher 60
9. Petrov 36
10. Heidfeld 34
11. Sutil 28
12. Kobayashi 27
13. Alguersuari 22
14. Di Resta 21
15. Buemi 15
16. Perez 13
17. Barrichello 4
18. Senna 2
19. Maldonado 1

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. Red Bull-Renault 558
2. McLaren-Mercedes 418
3. Ferrari 310
4. Mercedes 127
5. Renault 72
6. Force India-Mercedes 49
7. Sauber-Ferrari 40
8. Toro Rosso-Ferrari 37
9. Williams-Cosworth 5

domenica 9 ottobre 2011

GP Giappone: Button vince la gara, Vettel il titolo. Sono loro i fenomeni del 2011.

A Sebastian Vettel mancava solo il sigillo della ufficialità per festeggiare il titolo piloti di un campionato 2011 dominato, e tale sigillo è arrivato a Suzuka. Ma il protagonista della gara è stato Jenson Button, trionfatore con la McLaren del Gran Premio del Giappone. In tempi non sospetti avevo già fatto notare quanto il pilota inglese, campione del mondo 2009, fosse il pilota che appariva più in forma del lotto e, ancora una volta, Button si è confermato veloce, maturo e intelligente, andando a cogliere il terzo successo stagionale con una McLaren decisamente incostante e ridimensionando il più quotato compagno di squadra Hamilton.
Ma è doveroso, innanzitutto, tributare un plauso al bi-campione del mondo Vettel che, a dispetto di quanto dicono i detrattori, ha messo molto di suo in questo titolo, prova ne sia il fatto che il suo compagno di squadra, con la stessa monoposto, non è riuscito a conquistare nemmeno una vittoria (e Webber è comunque uno dei migliori piloti del campionato). A Suzuka Vettel ha deciso, a malincuore, di accontentarsi del terzo posto, dopo aver assaggiato la difesa "sopra le righe" di Alonso che lo ha chiuso in rettilineo cambiando traiettoria almeno due volte (ma si sa, le regole non valgono per la Ferrari).
Continua dunque la gestione farsesca della disciplina da parte della FIA, come dimostrato anche dal contatto tra Hamilton e Massa: questa volta i due erano a posizioni invertite rispetto a Singapore, dove Hamilton era stato curiosamente penalizzato, ma Massa non ha subito, come sempre, nessuna sanzione, ed è almeno la quarta volta che viene "graziato" in questo campionato, mentre Hamilton è stato sanzionato per ben cinque volte. Per fortuna questa scandalosa gestione disciplinare non ha alterato il risultato del Campionato per quanto riguarda l'assegnazione dei titoli, ma è certo che la classifica "reale" sarebbe ben diversa da quella attuale, nelle posizioni di rincalzo.
C'è da sperare che qualcosa cambi prima che queste sleali ingerenze arrivino a determinare l'esito del Mondiale, riportandoci ai tempi degli scandalosi successi di Schumacher.

F.1 Japan Grand Prix 2011 (Suzuka)
1. Button, McLaren-Mercedes 1h30:53.427
2. Alonso, Ferrari + 1.160
3. Vettel, Red Bull-Renault + 2.006
4. Webber, Red Bull-Renault + 8.071
5. Hamilton, McLaren-Mercedes + 24.268
6. Schumacher, Mercedes + 27.120
7. Massa, Ferrari + 28.240
8. Perez, Sauber-Ferrari + 39.377
9. Petrov, Renault + 42.607
10. Rosberg, Mercedes + 44.322
11. Sutil, Force India-Mercedes + 54.447
12. Di Resta, Force India-Mercedes + 1:02.326
13. Kobayashi, Sauber-Ferrari + 1:03.705
14. Alguersuari, Toro Rosso-Ferrari + 1:04.194
15. Maldonado, Williams-Cosworth + 1:06.623
16. Senna, Renault + 1:12.628
17. Barrichello, Williams-Cosworth + 1:14.191
18. Kovalainen, Lotus-Renault + 1:27.824
19. Trulli, Lotus-Renault + 1:36.140
20. Glock, Virgin-Cosworth + 2 laps
21. D'Ambrosio, Virgin-Cosworth + 2 laps
22. Ricciardo, HRT-Cosworth + 2 laps
23. Liuzzi, HRT-Cosworth + 2 laps

Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. Vettel 324
2. Button 210
3. Alonso 202
4. Webber 194
5. Hamilton 178
6. Massa 90
7. Rosberg 63
8. Schumacher 60
9. Petrov 36
10. Heidfeld 34
11. Sutil 28
12. Kobayashi 27
13. Di Resta 20
14. Alguersuari 16
15. Buemi 13
16. Perez 13
17. Barrichello 4
18. Senna 2
19. Maldonado 1

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. Red Bull-Renault 518
2. McLaren-Mercedes 388
3. Ferrari 292
4. Mercedes 123
5. Renault 72
6. Force India-Mercedes 48
7. Sauber-Ferrari 40
8. Toro Rosso-Ferrari 29
9. Williams-Cosworth 5

domenica 25 settembre 2011

GP Singapore: Vettel e Button ancora protagonisti. Direzione gara: una buffonata.

Le vittorie di Sebastian Vettel non fanno più notizia e così, anche a Singapore, il copione previsto è stato rispettato, con la Red Bull del tedesco ha tagliato per prima il traguardo. Alle sue spalle si è classificato il sempre più consistente Jenson Button, su McLaren, che è rimasto l'unico contendente del campione in carica, per la matematica.
Deludono, invece, i compagni di squadra dei primi due sotto la bandiera a scacchi. Webber non è mai stato in lizza per la vittoria ed ha conquistato un podio che, francamente, costituisce il minimo risultato accettabile con questa Red Bull delle meraviglie. Hamilton, ancora una volta, si è dimostrato impulsivo e disattento, andando a compromettere la gara in un contatto con Felipe Massa che costerà ad entrambi una sosta aggiuntiva ai box.
Sempre più vergognosa la gestione disciplinare operata dagli stewards della FIA, con l'ennesima penalità (un drive through) comminata al solito Hamilton, proprio per l'incidente con Massa. Lewis ha commesso una stupidaggine enorme, e su questo non ci piove, ma la sanzione è assolutamente ridicola se si pensa a quanti comportamenti scorretti sono stati "graziati" nelle ultime gare. Anche a Singapore Schumacher è stato autore di un episodio molto più grave e pericoloso, andando a distruggere la propria monoposto contro quella dell'incolpevole Perez, e si è preso solo una "reprimenda".
Insomma, che ci sia una persecuzione nei confronti di Hamilton è ormai appurato. Forse non c'entra il colore della sua pelle, ma di motivi per danneggiarlo, qualcuno in FIA deve averne trovati...
Deboli segnali di ripresa da parte della Force India, che ha ottenuto un sesto ed un ottavo posto con il bravissimo Di Resta e con Sutil.

F.1 Singapore Grand Prix 2011 (Marina Bay)
1. Vettel, Red Bull-Renault 1h59:06.537
2. Button, McLaren-Mercedes + 1.737
3. Webber, Red Bull-Renault + 29.279
4. Alonso, Ferrari + 55.449
5. Hamilton, McLaren-Mercedes + 1:07.766
6. Di Resta, Force India-Mercedes + 1:51.067
7. Rosberg, Mercedes + 1 lap
8. Sutil, Force India-Mercedes + 1 lap
9. Massa, Ferrari + 1 lap
10. Perez, Sauber-Ferrari + 1 lap
11. Maldonado, Williams-Cosworth + 1 lap
12. Buemi, Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
13. Barrichello, Williams-Cosworth + 1 lap
14. Kobayashi, Sauber-Ferrari + 2 laps
15. Senna, Renault + 2 laps
16. Kovalainen, Lotus-Renault + 2 laps
17. Petrov, Renault + 2 laps
18. D'Ambrosio, Virgin-Cosworth + 2 laps
19. Ricciardo, HRT-Cosworth + 4 laps
20. Liuzzi, HRT-Cosworth + 4 laps
21. Alguersuari, Toro Rosso-Ferrari + 5 laps


Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. Vettel 309
2. Button 185
3. Alonso 184
4. Webber 182
5. Hamilton 168
6. Massa 84
7. Rosberg 62
8. Schumacher 52
9. Heidfeld 34
10. Petrov 34
11. Sutil 28
12. Kobayashi 27
13. Di Resta 20
14. Alguersuari 16
15. Buemi 13
16. Perez 9
17. Barrichello 4
18. Senna 2
19. Maldonado 1

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. Red Bull-Renault 491
2. McLaren-Mercedes 353
3. Ferrari 268
4. Mercedes 114
5. Renault 70
6. Force India-Mercedes 48
7. Sauber-Ferrari 36
8. Toro Rosso-Ferrari 29
9. Williams-Cosworth 5

domenica 11 settembre 2011

GP Italia: un Vettel "cannibale" ottiene l'ottava vittoria

Otto vittorie su tredici gare disputate: è questo il ruolino di marcia disarmante del campione del mondo Sebastian Vettel nella stagione in corso. A Monza il tedesco non si scompone dopo una partenza infelice e va a prendersi un successo perentorio, nel giorno in cui il compagno di squadra Webber incappa nel primo ritiro del 2011 per la Red Bull.
Le McLaren, col senno di poi, sembravano avere lo stesso passo della vittoriosa Red Bull, ma Hamilton e Button hanno sbagliato entrambi la partenza, pregiudicando il risultato finale.
Illude la Ferrari di Alonso, scappata in testa alla prima curva, prima di venir ridimensionato dalle due squadre di vertice, ma conserva comunque un insperato podio.
La FIA si distingue ancora per la sua faziosa direzione di gara: Schumacher si è reso autore di evidente ostruzionismo nei confronti di Hamilton senza ricevere sanzioni. Se Hamilton avesse legittimamente tenuto giù il piede in un paio di occasioni giungendo al contatto, c'è da scommettere che si sarebbe beccato l'ennesima punizione...

F.1 Italian Grand Prix 2011 (Monza)
1. Vettel, Red Bull-Renault 1h20:46.172
2. Button, McLaren-Mercedes + 9.590
3. Alonso, Ferrari + 16.909
4. Hamilton, McLaren-Mercedes + 17.471
5. Schumacher, Mercedes + 32.677
6. Massa, Ferrari + 42.993
7. Alguersuari, Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
8. Di Resta, Force India-Mercedes + 1 lap
9. Senna, Renault + 1 lap
10. Buemi, Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
11. Maldonado, Williams-Cosworth + 1 lap
12. Barrichello, Williams-Cosworth + 1 lap
13. Kovalainen, Lotus-Renault + 1 lap
14. Trulli, Lotus-Renault + 2 laps
15. Glock, Virgin-Cosworth + 2 laps

Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. Vettel 284
2. Alonso 172
3. Webber 167
4. Button 167
5. Hamilton 158
6. Massa 82
7. Rosberg 56
8. Schumacher 52
9. Petrov 34
10. Heidfeld 34
11. Kobayashi 27
12. Sutil 24
13. Alguersuari 16
14. Buemi 13
15. Di Resta 12
16. Perez 8
17. Barrichello 4
18. Senna 2
19. Maldonado 1

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. Red Bull-Renault 451
2. McLaren-Mercedes 325
3. Ferrari 254
4. Mercedes 108
5. Renault 70
6. Force India-Mercedes 36
7. Sauber-Ferrari 35
8. Toro Rosso-Ferrari 29
9. Williams-Cosworth 5

domenica 28 agosto 2011

GP Belgio: Vettel torna alla vittoria, ma è Button il più in forma del momento.

Il Gran Premio del Belgio di Formula 1, sullo storico tracciato di Spa Francorchamps, ha visto il ritorno alla vittoria di Sebastian Vettel su Red Bull, dopo una breve pausa di tre gare in cui il campione del mondo si era accontentato di piazzamenti utili. Nonostante il tedesco non avesse realmente bisogno di punti pesanti per la conquista di un titolo che è già suo, non si è tirato indietro nel conquistarsi con sorpassi perentori la sua settima vittoria stagionale, forse per dimostrare alle male lingue, che già lo davano "in crisi", che nulla è cambiato.
Ma chi ha impressionato è stato, ancora una volta, l'inglese Jenson Button su McLaren che, costretto al tredicesimo posto in griglia da un errore dei box, e penalizzato ulteriormente da un contatto nelle fasi iniziali, ha compiuto una splendida rimonta che lo ha portato sul podio. Dal Gran Premio di Montecarlo (in cui la sua rimonta verso la vittoria è stata arrestata solo da una bandiera rossa) in poi, Button si è dimostrato assolutamente il contendente più in forma, e le due sole vittorie conquistate non rendono l'esatta misura delle solide prestazioni dell'inglese.

F.1 Belgian Grand Prix 2011 (Spa Francorchamps)
1. Vettel, Red Bull-Renault 1h26.44.893
2. Webber, Red Bull-Renault + 3.741
3. Button, McLaren-Mercedes + 9.669
4. Alonso, Ferrari + 13.022
5. Schumacher, Mercedes + 47.464
6. Rosberg, Mercedes + 48.674
7. Sutil, Force India-Mercedes + 59.713
8. Massa, Ferrari + 1m06.076
9. Petrov, Renault + 1m11.917
10. Maldonado, Williams-Cosworth + 1m17.615
11. Di Resta, Force India-Mercedes + 1m23.994
12. Kobayashi, Sauber-Ferrari + 1m31.976
13. Senna, Renault + 1m32.985
14. Trulli, Lotus-Renault + 1 lap
15. Kovalainen, Lotus-Renault + 1 lap
16. Barrichello, Williams-Cosworth + 1 lap
17. D'Ambrosio, Virgin-Cosworth + 1 lap
18. Glock, Virgin-Cosworth + 1 lap
19. Liuzzi, HRT-Cosworth + 1 lap


Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. Vettel 259
2. Webber 167
3. Alonso 157
4. Button 149
5. Hamilton 146
6. Massa 74
7. Rosberg 56
8. Schumacher 42
9. Petrov 34
10. Heidfeld 34
11. Kobayashi 27
12. Sutil 24
13. Buemi 12
14. Alguersuari 10
15. Di Resta 8
16. Perez 8
17. Barrichello 4
18. Maldonado 1

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. Red Bull-Renault 426
2. McLaren-Mercedes 295
3. Ferrari 231
4. Mercedes 88
5. Renault 68
6. Sauber-Ferrari 35
7. Force India-Mercedes 32
8. Toro Rosso-Ferrari 22
9. Williams-Cosworth 5

lunedì 1 agosto 2011

GP Ungheria: Hamilton getta via la vittoria.

I Gran Premi, si sa, si vincono anche con la strategia, e quella di Hamilton in Ungheria si è rivelata errata, costringendolo a rinunciare alla vittoria al termine di un weekend praticamente dominato. Non sto parlando del tentativo di montare le gomme da pioggia effettuato nella parte conclusiva della gara, quando il danno era già compiuto ma della scelta di continuare con le super soft anche dopo il secondo pit stop: questa scelta lo avrebbe costretto ad effettuare una ulteriore sosta, a differenza di Button che aveva montato le soft. Hamilton avrebbe dovuto acquisire in pista un vantaggio sufficiente a fermarsi nuovamente ma, nelle condizioni particolari della pista, le gomme soft si sono incredibilmente rivelate più veloci di quelle più morbide e Button è stato in grado di raggiungere il compagno di squadra ingaggiando un bel duello con lui.
A quel punto era già chiaro che, comunque fosse andato il duello, Hamilton avrebbe irrimediabilmente perso la leadership della gara al momento di fermarsi ai box e così, con l'arrivo della leggera pioggia finale, Lewis ha giocato la carta delle gomme rain, sperando che la pioggia stessa si intensificasse.
Non è stato così e Button ha colto un meritato successo, come era già avvenuto in Canada in condizioni simili. Vettel e Alonso, pur sbagliando anch'essi strategia (super soft anche al secondo pit stop) si sono visti regalare una posizione dall'azzardo di Hamilton ed hanno completato il podio.
Vettel si trova così sempre più solo al comando di un campionato che, l'avevamo già detto dopo Valencia, si può già considerare concluso. Visto il nuovo equilibrio tra i top team, ai piloti non resta che la possibilità di togliersi qualche soddisfazione ed alzare le proprie quotazioni con singoli exploits, come quello che ha realizzato Button a Budapest.

F.1 Hungarian Grand Prix 2011 (Hungaroring)
1. Button, McLaren-Mercedes 1h43:42.337
2. Vettel, Red Bull-Renault + 3.588
3. Alonso, Ferrari + 19.819
4. Hamilton, McLaren-Mercedes + 48.338
5. Webber, Red Bull-Renault + 49.742
6. Massa, Ferrari + 1:17.176
7. Di Resta, Force India-Mercedes + 1 lap
8. Buemi, Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
9. Rosberg, Mercedes + 1 lap
10. Alguersuari, Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
11. Kobayashi, Sauber-Ferrari + 1 lap
12. Petrov, Renault + 1 lap
13. Barrichello, Williams-Cosworth + 2 laps
14. Sutil, Force India-Mercedes + 2 laps
15. Perez, Sauber-Ferrari + 2 laps
16. Maldonado, Williams-Cosworth + 2 laps
17. Glock, Virgin-Cosworth + 4 laps
18. Ricciardo, HRT-Cosworth + 4 laps
19. D'Ambrosio, Virgin-Cosworth + 5 laps
20. Liuzzi, HRT-Cosworth + 5 laps

Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. Vettel 234
2. Webber 149
3. Hamilton 146
4. Alonso 145
5. Button 134
6. Massa 70
7. Rosberg 48
8. Heidfeld 34
9. Schumacher 32
10. Petrov 32
11. Kobayashi 27
12. Sutil 18
13. Buemi 12
14. Alguersuari 10
15. Di Resta 8
16. Perez 8
17. Barrichello 4

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. Red Bull-Renault 383
2. McLaren-Mercedes 280
3. Ferrari 215
4. Mercedes 80
5. Renault 66
6. Sauber-Ferrari 35
7. Force India-Mercedes 26
8. Toro Rosso-Ferrari 22
9. Williams-Cosworth 4

sabato 30 luglio 2011

"Telecronaca"? ...di cosa?

Il compito di un cronista sportivo televisivo dovrebbe essere quello di commentare l'azione che gli spettatori vedono sullo schermo, di raccontare, in definitiva cosa succede. Gianfranco Mazzoni della Rai sembra non averlo ancora capito, nonostante la lunga e immeritata carriera come commentatore ufficiale Rai per la Formula 1.
In Ungheria, al termine di una concitata sessione di Qualifiche, l'evento topico è stato un evidentissimo errore sull'ultima curva di Hamilton che stava viaggiando verso una sicura pole position.
Immaginate una partita di calcio che termina 1-0 ed i commentatori non si accorgono dell'unico goal realizzato: questo rende la misura della gaffe Rai.
Non solo Mazzoni e Capelli non si sono accorti di nulla, ma hanno cominciato a ragionare sui valori visti in pista basandosi su presupposti del tutto fuorvianti. Il tempo finale di Hamilton sarebbe stato di un buon decimo di secondo migliore di quello di Vettel, dato confortato dall'ottimo tempo di Button, qualificatosi terzo, solitamente meno veloce del compagno di squadra in qualifica.
La Red Bull, quindi, ha davvero perso la palma della monoposto più veloce in qualifica, un dato importante, che avrebbe dovuto esser sottolineato da un cronista professionale, se non fosse che gli uomini Rai erano troppo impegnati a rammaricarsi della deludente prestazione di Alonso.

domenica 24 luglio 2011

GP Inghilterra: ancora lotta aperta tra i 3 top team, la spunta Hamilton.

Come già intravisto a Silverstone, nel Gran Premio di Germania tutte e tre le scuderie di vertice del mondiale di Formula 1 sono state in lizza per la vittoria. Se entrambi i titoli sono tutt'ora pesantemente ipotecati dalla Red Bull, sembra che McLaren e Ferrari siano ora in grado di lottare quantomeno per le singole vittorie in gara.
Sul Nurburgring, probabilmente, Lewis Hamilton ci ha messo molto di suo, a giudicare dalla differenza di prestazioni con il compagno Button, andando a cogliere il massimo risultato dopo una bella lotta con Fernando Alonso e Mark Webber.
Irriconoscibile il campione del mondo Sebastian Vettel: qualificatosi "solo" terzo in griglia, il tedesco ha poi commesso un errore in gara cui ha rimediato solo in parte, chiudendo al quarto posto finale. Se anche Vettel ha deciso di pensare al campionato e di non prendere rischi inutili pare però che tale situazione lo abbia deconcentrato perchè nelle ultime due gare le sue prestazioni hanno subito una evidente flessione.
Doveroso sottolineare la bella prestazione di Adrian Sutil che davanti al pubblico di casa ha portato la sua Force India al sesto posto finale, davanti ad entrambe le Mercedes.
Per l'ennesima volta Felipe Massa si è reso protagonista di un episodio poco corretto quando, all'inizio del diciassettesimo giro, per difendersi da un attacco di Webber alla prima curva, lo ha deliberatamente portato fuori dal tracciato. Dal momento che la FIA sembra determinata a non sanzionare mai la condotta del brasiliano, mi auguro che sia la Ferrari ad allontanare quanto prima Felipe: oltre a non soddisfare i tifosi ferraristi con le sue prestazioni, Massa costituisce un pericolo evidente per gli altri piloti.
L'ultima curiosità riguarda proprio la Ferrari: nel corso del giro d'onore ad Alonso è stato ordinato di arrestare la vettura lungo il tracciato invece di rientrare ai box. Forse la monoposto sarebbe risultata più leggera del lecito senza sufficiente benzina nei serbatoi? L'episodio getta inquietanti ombre sulla improvvisa ritrovata competitività della rossa...

F.1 German Grand Prix 2011 (Nurburgring)
1. Hamilton, McLaren-Mercedes 1h37:30.334
2. Alonso, Ferrari + 3.980
3. Webber, Red Bull-Renault + 9.788
4. Vettel, Red Bull-Renault + 47.921
5. Massa, Ferrari + 52.252
6. Sutil, Force India-Mercedes + 1:26.208
7. Rosberg, Mercedes + 1 lap
8. Schumacher, Mercedes + 1 lap
9. Kobayashi, Sauber-Ferrari + 1 lap
10. Petrov, Renault + 1 lap
11. Perez, Sauber-Ferrari + 1 lap
12. Alguersuari, Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
13. Di Resta, Force India-Mercedes + 1 lap
14. Maldonado, Williams-Cosworth + 1 lap
15. Buemi, Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
16. Kovalainen, Lotus-Renault + 2 laps
17. Glock, Virgin-Cosworth + 3 laps
18. D'Ambrosio, Virgin-Cosworth + 3 laps
19. Ricciardo, HRT-Cosworth + 3 laps
20. Chandhok, Lotus-Renault + 4 laps


Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. Vettel 216
2. Webber 139
3. Hamilton 134
4. Alonso 130
5. Button 109
6. Massa 62
7. Rosberg 46
8. Heidfeld 34
9. Schumacher 32
10. Petrov 32
11. Kobayashi 27
12. Sutil 18
13. Alguersuari 9
14. Perez 8
15. Buemi 8
16. Barrichello 4
17. Di Resta 2

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. Red Bull-Renault 355
2. McLaren-Mercedes 243
3. Ferrari 192
4. Mercedes 78
5. Renault 66
6. Sauber-Ferrari 35
7. Force India-Mercedes 20
8. Toro Rosso-Ferrari 17
9. Williams-Cosworth 4

lunedì 11 luglio 2011

Il teatrino mediatico sciupa la festa Ferrari

Un noto proverbio recita che bisogna saper perdere ma è evidente che c'è chi non sa nemmeno vincere. La vittoria di Fernando Alonso a Silverstone è stata sudata e meritata per la determinazione con cui è stata raggiunta e di questo, per una volta, voglio render merito alla Scuderia di Maranello.
Come sempre ci ha pensato la stampa italiana a involgarire l'orgoglio nazionale per tale successo, polemizzando sul "gioco di squadra" che la Red Bull avrebbe attuato per evitare possibili incidenti tra i suoi due alfieri. Nel dopo corsa l'immancabile opinionista presente negli studi Rai (in questo caso il pensionato Ferrari, Cesare Fiorio) ha addirittura auspicato che la scuderia campione del mondo non si permetta più di dare "lezioni morali" in virtù di quanto accaduto.
E' evidente che "congelare" negli ultimi due giri le posizioni già acquisite non è affatto la stessa cosa che chiedere al pilota che è davanti di lasciar passare quello che è dietro nel bel mezzo di un Gran Premio tutt'altro che deciso. E' ancora clamorosamente più evidente che fare la prima cosa DOPO che la regola che vieta giochi di squadra è stata abolita non è affatto grave quanto fare la seconda cosa in aperta violazione di un regolamento vigente. Sembra proprio che gli anni trascorsi abbiano lasciato il segno sulle capacità mentali di Fiorio che ha perso un'ottima occasione per stare zitto. Ma il peggio è che in molti si sono accodati a tali valutazioni, già anticipate dal "dinamico duo" Mazzoni-Capelli in telecronaca.
Il bello è che a distanza di un anno gli appassionati cominciavano a dimenticare l'onta di quanto accaduto nel Gran Premio di Hockenheim dello scorso anno e questo patetico rigurgito da tifosi oltranzisti non ha fatto altro che rinfrescare la vergogna Ferrari per quella che è stata e rimarrà per sempre (dato che la regola non c'è più) la violazione più grave del divieto di imporre ordini di squadra.
C'è da scommettere che a Maranello non siano poi tanto contenti di tutte queste voci "eminenti" che credono di portare l'acqua al mulino Ferrari insultando gli avversari con simili uscite...

domenica 10 luglio 2011

GP Inghilterra: Ferrari, Red Bull e McLaren, che battaglia! Vettel frenato dai box lascia la vittoria ad Alonso.

Che la Ferrari avrebbe lottato alla pari con la Red Bull nel Gran Premio di Inghilterra lo si era capito fin dalle prove libere. Meno prevedibile era che anche la McLaren sarebbe stata della partita ma, come già avvenuto in Canada, la squadra di Woking ha saputo ritrovarsi in gara dopo un weekend assolutamente deludente.
Alla fine è stato il ferrarista Fernando Alonso a trionfare, davanti al campione del mondo Vettel che, tutto sommato, ringrazia: nelle tre gare del campionato che non ha conquistato, ci sono stati infatti tre vincitori differenti, e questo gli permette di essere sempre più solo al comando della classifica.
C'è da scommettere che sia stato questo il pensiero che ha caratterizzato la seconda parte di gara del pilota tedesco. Partito al comando, Vettel ha dovuto cedere la leadership in seguito ad un errore della squadra nel pit-stop. Se fosse rimasto davanti ai suoi avversari dopo la sosta avrebbe con ogni probabilità giocato le sue carte fino in fondo e l'esito della gara sarebbe stato diverso. Ma, ritrovatosi dietro ad Alonso, con 10 secondi da recuperare e l'incognita di un duello con un avversario che non aveva nulla da perdere, ha probabilmente deciso di pensare al campionato, accontentandosi del secondo posto, e non lo si può certo biasimare per questo.
Webber, partito dalla pole, è probabilmente deluso dal terzo posto finale, ma è stato autore del sorpasso più bello, ai danni di Hamilton nel finale. Molto meno bella la manovra di Massa che nel tentativo di superare lo stesso Hamilton, e forte del "legittimo impedimento" di cui sembra godere la Ferrari presso gli steward della FIA, lo ha speronato (ancora una volta) all'ultima frenata utile del Gran Premio, senza peraltro riuscire a rubargli il quarto posto. Al momento in cui scrivo non si hanno notizie di sanzioni per il pilota brasiliano.

F.1 British Grand Prix 2011 (Silverstone)
1. Alonso, Ferrari 1h28:41.194
2. Vettel, Red Bull-Renault + 16.511
3. Webber, Red Bull-Renault + 16.947
4. Hamilton, McLaren-Mercedes + 28.986
5. Massa, Ferrari + 29.010
6. Rosberg, Mercedes + 1:00.665
7. Perez, Sauber-Ferrari + 1:05.590
8. Heidfeld, Renault + 1:15.542
9. Schumacher, Mercedes + 1:17.912
10. Alguersuari, Toro Rosso-Ferrari + 1:19.108
11. Sutil, Force India-Mercedes + 1:19.712
12. Petrov, Renault + 1:20.600
13. Barrichello, Williams-Cosworth + 1 lap
14. Maldonado, Williams-Cosworth + 1 lap
15. Di Resta, Force India-Mercedes + 1 lap
16. Glock, Virgin-Cosworth + 2 laps
17. D'Ambrosio, Virgin-Cosworth + 2 laps
18. Liuzzi, HRT-Cosworth + 2 laps
19. Ricciardo, HRT-Cosworth + 3 laps

Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. Vettel 204
2. Webber 124
3. Alonso 112
4. Hamilton 109
5. Button 109
6. Massa 52
7. Rosberg 40
8. Heidfeld 34
9. Petrov 31
10. Schumacher 28
11. Kobayashi 25
12. Sutil 10
13. Alguersuari 9
14. Buemi 8
15. Perez 8
16. Barrichello 4
17. Di Resta 2

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. Red Bull-Renault 328
2. McLaren-Mercedes 218
3. Ferrari 164
4. Mercedes 68
5. Renault 65
6. Sauber-Ferrari 33
7. Toro Rosso-Ferrari 17
8. Force India-Mercedes 12
9. Williams-Cosworth 4

domenica 26 giugno 2011

GP Europa: Vettel conquista la sesta vittoria su otto gare. Campionato virtualmente concluso.

Lo scorso anno a Vettel furono sufficienti cinque vittorie per conquistare il titolo iridato. Ora, in questo primo scorcio di campionato mondiale 2011 ha già collezionato ben 6 vittorie su otto gare, finendo secondo nelle due occasioni in cui non ha vinto. Anche volendo esser cauti, non si può non notare come il pilota tedesco della Red Bull ha accumulato un vantaggio del tutto simile a quello che consentì a Button (sei vittorie nei primi sette Gran Premi) di conquistare il titolo del 2009 senza mai più vincere nelle rimanenti gare del campionato. E possiamo star certi che Sebastian non ha nemmeno intenzione di smettere di vincere...
Appare improbabile dunque che qualcuno possa insidiare le legittime aspirazioni iridate del campione in carica, tanto più che il suo più quotato rivale, Lewis Hamilton, è vessato tanto dalle prestazioni altalenanti della McLaren (mai in gara a Valencia) quanto dai suoi occasionali cali di concentrazione. Chi vuole spodestare la Red Bull e Vettel dai rispettivi "troni" farebbe insomma meglio a cominciare già a pensare al prossimo campionato. Ovviamente, per il bene dello spettacolo, spero di essere smentito.
A Valencia si è corso su uno dei più brutti circuiti del mondiale, tanto ostico ai sorpassi che nemmeno il DRS ed il KERS hanno movimentato più di tanto le cose. Mi sia consentito ricordare che il progetto del Gran Premio di Roma è stato bocciato con la scusa che nessuna nazione dovrebbe ospitare più di una gara, mentre intanto la Spagna continua ad avere due gran premi, sulle piste più noiose in assoluto! Chi mi legge sa che il sottoscritto è tutt'altro che campanilista o patriottico, ma quando ci vuole...

F.1 European Grand Prix 2011 (Valencia)
1. Vettel, Red Bull-Renault 1h39:36.169
2. Alonso, Ferrari + 10.891
3. Webber, Red Bull-Renault + 27.255
4. Hamilton, McLaren-Mercedes + 46.190
5. Massa, Ferrari + 51.705
6. Button, McLaren-Mercedes + 1:00.000
7. Rosberg, Mercedes + 1:38.000
8. Alguersuari, Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
9. Sutil, Force India-Mercedes + 1 lap
10. Heidfeld, Renault + 1 lap
11. Perez, Sauber-Ferrari + 1 lap
12. Barrichello, Williams-Cosworth + 1 lap
13. Buemi, Toro Rosso-Ferrari + 1 lap
14. Di Resta, Force India-Mercedes + 1 lap
15. Petrov, Renault + 1 lap
16. Kobayashi, Sauber-Ferrari + 1 lap
17. Schumacher, Mercedes + 1 lap
18. Maldonado, Williams-Cosworth + 1 lap
19. Kovalainen, Lotus-Renault + 2 laps
20. Trulli, Lotus-Renault + 2 laps
21. Glock, Virgin-Cosworth + 2 laps
22. D'Ambrosio, Virgin-Cosworth + 2 laps
23. Liuzzi, HRT-Cosworth + 3 laps
24. Karthikeyan, HRT-Cosworth + 3 laps


Classifica Campionato Mondiale Piloti
1. Vettel 186
2. Webber 109
3. Button 109
4. Hamilton 97
5. Alonso 87
6. Massa 42
7. Rosberg 32
8. Petrov 31
9. Heidfeld 30
10. Schumacher 26
11. Kobayashi 25
12. Sutil 10
13. Alguersuari 8
14. Buemi 8
15. Barrichello 4
16. Di Resta 2
17. Perez 2

Classifica Campionato Mondiale Costruttori
1. Red Bull-Renault 295
2. McLaren-Mercedes 206
3. Ferrari 129
4. Renault 61
5. Mercedes 58
6. Sauber-Ferrari 27
7. Toro Rosso-Ferrari 16
8. Force India-Mercedes 12
9. Williams-Cosworth 4

lunedì 20 giugno 2011

Rai e F1: Una patetica caricatura di giornalismo

Durante lo scorso Gran Premio del Canada di Formula 1, l'inviata Rai Stella Bruno è andata a cercare Pastor Maldonado per tentare di farlo "gongolare" in diretta per il ritiro di Lewis Hamilton, "colpevole" di aver costretto al ritiro proprio Maldonado nel precedente Gran Premio di Montecarlo.
Da notare che Maldonado, che si sta rivelando un ottimo debuttante, è stato peraltro piuttosto ignorato dai micorofoni Rai, più interessati al "gossip" ed alle operazioni propagandistiche che non ai meriti sportivi.
Dopo che alla domanda (?) "Hamilton è già fuori, che ne pensi?", il giovane venezuelano aveva cercato di glissare elegantemente, la Bruno ha deciso addirittura di mettergli in bocca un "Gli sta bene! Che dici?" cui l'intervistato non ha potuto fare a meno di reagire con un sorriso pietoso.
Questo è solo uno dei tantissimi episodi di cattivo gusto che hanno caratterizzato la lunga esperienza da inviata di Stella Bruno e che, ne siamo sicuri, ha costruito una immagine molto poco edificante del giornalismo italiano agli occhi internazionali del circus della Formula 1.
Ricordo la stessa inviata domandare a Stefania Bocchi della Ferrari se fosse più performante una gomma usata o una nuova, con la portavoce Ferrari piuttosto imbarazzata nel fornire l'ovvia risposta. Ancora, ricordo Colajanni, sempre della Ferrari, che dopo aver esposto piuttosto dettagliatamente i motivi di un ritiro, si è sentito domandare quale fosse la "causa del ritiro" e non ha potuto fare a meno di rispondere "l'ho appena detto".
Questa mancanza di competenza, professionalità e perspicacia, non deve però affatto sorprendere. Professionisti seri e preparati, infatti, non si presterebbero mai a ricoprire il ruolo di "giullari di corte" assunto tanto bene da quel manipolo di mercenari che costituisce la redazione Rai per la Formula 1. Dai microfoni Rai non può uscire nulla che non sia "approvato" dalla linea ufficiale imposta dall'alto (qualcuno ha detto Montezemolo?).
L'informazione Rai sulla Formula 1 è, di fatto, espressione diretta della linea politica e aziendale del gruppo Fiat, esattamente come il TG4 è palesemente una voce del Berlusconi-pensiero. Il problema, però, è che mentre nella informazione generalista esiste una minima pluralità di voci, per la Formula 1, essendo la Rai esclusivista, non esiste contraddittorio!
Immaginate se il TG4 fosse l'unico telegiornale italiano: ci troveremmo di fronte ad un insostenibile regime, con la stampa ostaggio della propaganda unilaterale. Ecco, questo è ESATTAMENTE ciò che avviene ora per la Formula 1 in Italia. Solo che nessuno se ne cura, perchè, in fondo, è soltanto sport...