martedì 5 gennaio 2010

Briatore non più radiato. Flavio ha vinto la causa civile contro la sanzione FIA.

Il Tribunale civile di Parigi ha sentenziato in favore di Flavio Briatore che aveva intentato causa alla FIA contro la radiazione da ogni attività motoristica sportiva comminatagli a seguito dello scandalo denominato "crashgate".
Flavio ha ottenuto l'annullamento della sanzione e il risarcimento di 15.000 euro per i danni di immagine riportati a seguito della stessa.
I tratti della vicenda rimangono oltremodo oscuri e presentano più risvolti di quanti siano obiettivamente ponderabili. Già l'episodio iniziale, quello dell'incidente di Nelsinho Piquet al GP di Singapore del 2008, nonostante la "confessione" del protagonista, lascia adito a molti dubbi, per la stessa dinamica del sinistro. Risalire a quali e quanti personaggi fossero poi anche solo al corrente della eventuale mistificazione e quanto meno arduo.
E allora, perchè il particolare accanimento contro Briatore? Da più parti si è stigmatizzata la sanzione come un "colpo di coda" di Mosley intenzionato a vendicarsi del braccio di ferro FIA-FOTA della scorsa stagione. Ma allora perchè punire proprio Briatore, e soltanto lui, quando lo stesso Mosley aveva indicato Montezemolo come vero burattinaio di quella querelle?
Mi sia permessa una considerazione accessoria: i tempi in cui si è sviluppata la vicenda sono piuttosto vicini a quelli con cui si è concretizzato il passaggio anticipato di Fernando Alonso alla Ferrari. Singolare che nessuno si sia ricordato che Briatore fosse il manager del campione spagnolo e che il "crashgate" e la sanzione FIA hanno, di fatto, messo fuori gioco un interlocutore fondamentale per una simile operazione di mercato...

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