
Parliamoci chiaro, la pioggia vista sul circuito di
Yeongam in occasione del primo
Gran Premio della Corea del Sud non può essere affatto definita intensa. Sono innumerevoli le volte in cui la Formula 1 ha corso in condizioni nettamente peggiori. Nessuno vuole negare la priorità che la sicurezza deve avere sulla competizione sportiva ma qui c'è
qualcosa che non va.
Il circuito di Yeongam è stato appena ultimato, secondo i progetti del più quotato architetto del momento: come è possibile che il
drenaggio non permetta di gestire l'acqua portata da una
pioggerellina come quella che ha battezzato l'autodromo?
E ancora, il problema maggiore sembra essere quello della visibilità: le monoposto moderne sollevano tantissima acqua, probabilmente a causa della loro conformazione strutturale e delle soluzioni aerodinamiche estreme.
Insomma, la sicurezza può essere perseguita in tanti modi, ma è evidente che
non è stato fatto quello che si poteva fare per permettere alla Formula 1 di gareggiare
in ogni condizione. Esistono campionati automobilistici dove, per regolamento, non si corre in condizioni di bagnato, ma la Formula 1 ha sempre annoverato, come sua caratteristica saliente, la sfida derivata dal gareggiare in qualsiasi condizione meteorologica. Ecco perchè un "
teatrino" come quello andato in scena per oltre due ore in mondovisione a Yeongam, non è affatto edificante per la Formula 1.

La gara è stata caratterizzata da un
doppio ritiro della Red Bull che stava altrimenti dominando:
Webber è uscito di pista per un suo errore, coinvolgendo anche l'incolpevole
Rosberg, mentre
Vettel è stato tradito dal motore Renault, lasciando la vittoria ad Alonso.
La vittoria del ferrarista è però viziata da un episodio non chiaro: in occasione del regime di
safety car conseguente l'incidente di Webber,
Alonso non rispettava la regola che prevede il mantenimento di meno di 10 lunghezze dalla vettura precedente, accumulando addirittura oltre 10 secondi di distacco da Vettel che lo precedeva. Nonostante proprio tale regola
sia stata applicata in Ungheria per negare la vittoria a Vettel, nessuna sanzione è stata invece comminata, questa volta, allo spagnolo.
Il risultato è che Alonso si ritrova ora al comando della classifica di un campionato che assume sempre più i connotati di una
farsa.
F.1 Korean Grand Prix 2010 (Yeongam)1. Alonso, Ferrari 2h48:20.810
2. Hamilton, McLaren-Mercedes + 14.999
3. Massa, Ferrari + 30.868
4. Schumacher, Mercedes + 39.688
5. Kubica, Renault + 47.734
6. Liuzzi, Force India-Mercedes + 53.571
7. Barrichello, Williams-Cosworth + 1:09.257
8. Kobayashi, Sauber-Ferrari + 1:17.889
9. Heidfeld, Sauber-Ferrari + 1:20.107
10. Hulkenberg, Williams-Cosworth + 1:20.851
11. Alguersuari, Toro Rosso-Ferrari + 1:24.146
12. Button, McLaren-Mercedes + 1:29.939
13. Kovalainen, Lotus-Cosworth + 1 lap
14. Senna, HRT-Cosworth + 2 laps
15. Yamamoto, HRT-Cosworth + 2 laps
Classifica Campionato Mondiale Piloti 1. Alonso 231
2. Webber 220
3. Hamilton 210
4. Vettel 206
5. Button 189
6. Massa 143
7. Kubica 124
8. Rosberg 122
9. Schumacher 66
10. Barrichello 47
11. Sutil 47
12. Kobayashi 31
13. Liuzzi 21
14. Petrov 19
15. Hulkenberg 18
16. Buemi 8
17. De la Rosa 6
18. Heidfeld 6
19. Alguersuari 3
Classifica Campionato Mondiale Costruttori1. Red Bull-Renault 426
2. McLaren-Mercedes 399
3. Ferrari 374
4. Mercedes 188
5. Renault 143
6. Force India-Mercedes 68
7. Williams-Cosworth 65
8. Sauber-Ferrari 43
9. Toro Rosso-Ferrari 11