venerdì 26 giugno 2009

La faziosa propaganda mediatica pone a rischio l'accordo FIA/FOTA appena raggiunto

A conferma di quanto sia stata strumentalizzata l'informazione da parte degli organi vicini alla FOTA, arriva pronta la reazione del presidente FIA Max Mosley, che mette in discussione l'accordo appena raggiunto.
Mosley ha affermato che l'accordo con Montezemolo si è concretizzato con l'intento di presentare ai media una ricomposizione positiva e concorde dello strappo tra le parti. Mosley si è detto stupefatto di come Ferrari e compagnia abbiano poi presentato i fatti alla stampa, suggerendo falsamente di aver "forzato" la rinuncia alla prossima candidatura dello stesso presidente (già prevista e annunciata), apostrofato con l'offensivo appellativo di "dittatore". Tale insinuazione sulla autorità del presidente risulta altresì offensiva per i 26 membri del consiglio mondiale che hanno votato ed approvato le regole della Formula Uno sin dagli anni '80.
Mosley scrive a Montezemolo che se desidera che gli accordi presi abbiano "qualche chance di sopravvivere", deve rettificare quanto affermato. Chiede inoltre che il presidente della Ferrari presenti le sue scuse per quanto detto nella prossima conferenza stampa e si astenga in futuro dal fare simili dichiarazioni.
Max Mosley ha inoltre ricordato che rimane il presidente in carica della Federazione fino ad ottobre e che in seguito saranno i membri della FIA a decidere della futura leadership della organizzazione, non certo la FOTA o Montezemolo.
L'incresciosa vicenda dimostra come una informazione faziosa e strumentale sulla Formula Uno possa portare conseguenze ben più gravi che non la sola indignazione da parte di qualche appassionato ancora in possesso del proprio raziocinio.

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