sabato 22 maggio 2010

Ecco come vanno i nuovi team, dati alla mano

Si è fatto un gran parlare, in questa prima parte di campionato, della competitività dei team debuttanti, giudicati da alcuni addirittura come un fastidioso ostacolo per le squadre di primo piano. Vorremmo pertanto analizzare, cronometro alla mano, le reali prestazioni dei nuovi team in questi primi 6 round della stagione 2010, per renderci conto di come stiano, effettivamente, le cose.
Innanzitutto è doveroso ricordare che solo da pochi anni, in Formula 1, vige il divieto dei test privati, che sfavorisce pesantemente proprio le squadre debuttanti, che non dispongono di nessuna base di dati riguardo l'attività in pista: in queste condizioni, per un team esordiente, mettere in pista una monoposto che sia anche solo veloce come una GP2 è una impresa titanica. Ci auguriamo che la regola venga modificata presto e da queste pagine proponiamo per il futuro almeno una sessione aggiuntiva dedicata agli eventuali debuttanti delle prossime stagioni.
Detto questo, abbiamo comunque deciso di analizzare l'evoluzione dei riscontri cronometrici delle nuove monoposto nell'arco dei primi sei eventi del 2010. Per far ciò abbiamo preso in considerazione i tempi registrati nella Q1 delle sessioni di qualifica di ciascun Gran Premio, in cui sono presenti tutti i concorrenti. Solo per la Malesia, le cui qualifiche si sono disputate in condizioni di evidente anomalia, abbiamo deciso di considerare i tempi dell'ultima sessione di prove libere.
Prendendo in esame il tempo del miglior classificato tra i "nuovi", abbiamo quindi analizzato il suo distacco dal primo e dall'ultimo dei "vecchi". Siamo consci del fatto che le diverse piste presentino differenti lunghezze e quindi un dato più oggettivo sarebbe stato il divario in percentuale rispetto al tempo del primo, ma non vogliamo complicare questa esposizione.
Mentre in Bahrain il distacco di Timo Glock da Alonso (primo classificato in Q1) era di ben 5"116 (cinque secondi e 116 millesimi), il distacco di Heikki Kovalainen da Felipe Massa nella Q1 dell'ultimo Gran Premio di Monaco è stato di soli 2"337. La progressione dei nuovi team appare ancora più evidente prendendo in sequenza i distacchi degli altri Gran Premi: 4"023 in Australia, 3"757 in Malesia, 3"637 in Cina, 3"262 in Spagna.
Altrettanto indicativo è il dato del distacco dall'ultimo dei team non debuttanti: se Glock accusava 2"657 di ritardo da Alguersuari in Bahrain, Kovalainen ha pagato solo 1"073 dallo stesso pilota spagnolo a Montecarlo.
Dunque è evidente che i nuovi team abbiano progredito nelle prestazioni più delle squadre di primo piano, nonostante una disponibilità inferiore di dati e di risorse... alla faccia di chi li dipingeva come inutili comparse!
Certo non è tutto rose e fiori: se da un lato Lotus e Virgin stanno disputando un campionato più che dignitoso, in maggiori difficoltà sembra versare il team spagnolo HRT. Ma è indubbio che l'arrivo delle nuove squadre si sia rivelato, almeno per due terzi, un valore aggiunto per la Formula 1, e non ci stupiremmo di vedere una Lotus o una Virgin contendere l'ingresso in Q2 ad una Sauber o ad una Toro Rosso prima della fine dell'anno.
Nel frattempo, in Lotus dimostrano che non sono affatto in Formula 1 solo per fare le comparse, annunciando che gran parte del team di sviluppo è già al lavoro sulla monoposto 2011, mentre da più parti si vocifera di un possibile accordo con la Renault per la fornitura di motori. Ma degli sviluppi riguardanti lo storico team di Norfolk parleremo presto... stay tuned!

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