lunedì 17 maggio 2010

GP Monaco: Webber, semplicemente perfetto. Schumacher beffato dal "lodo Ferrari".

Il Gran Premio di Montecarlo costituisce sempre, in una certa misura, una anomalia del calendario del Campionato Mondiale di Formula 1, pur non stravolgendo i valori in campo. L'edizione 2010 è stata invece piuttosto coerente con le gerarchie di competitività finora espresse e la Red Bull ha ottenuto una "sonora" doppietta.
Dopo la "sinfonia" di Barcellona, l'australiano Mark Webber si è prodotto in un nuovo assolo, a sette giorni di distanza, ottenendo pole position e vittoria, mai impensierito da nessuno, nemmeno dal compagno di squadra Vettel che ha affiancato in testa alla classifica.
La prestazione monegasca, su un circuito dove il carico aerodinamico è fondamentale, sembra confermare la tesi espressa su queste pagine riguardo la differenza delle prestazioni velocistiche fra la Red Bull e le vetture più "filanti", come la McLaren, a scanso di equivoci e illazioni sul chiacchierato "f-duct": la Red Bull, sul misto, è semplicemente imbattibile, ed è inevitabile che paghi qualcosa in termini di velocità massima.
Sul fronte delle prestazioni individuali, accogliamo con piacere il momento magico di Webber: chi scrive è un estimatore del pilota australiano da sempre e proprio per questo mi ero sentito in dovere di stigmatizzare gli errori compiuti da Mark a inizio stagione. Ad ogni modo, due vittorie sono un bel bottino, ma non bastano a ipotizzare una ritrovata continuità, elemento in cui ha finora difettato Webber.
Alle spalle della coppia in fuga ha veramente convinto il solo Robert Kubica, unico a impensierire le Red Bull tanto in qualifica quanto in gara con la sua Renault, ma è difficile dire quanto di suo ci abbia messo il talentuoso polacco.
Ferrari, McLaren e Mercedes hanno partecipato ad un'altra gara, e senza i tre interventi della safety car il divario sarebbe stato più netto di quello accusato sul traguardo.
Da segnalare un "ruggito" isolato del vecchio leone Schumacher, che ha approfittato di una incertezza di Alonso proprio sull'ultima curva per beffarlo, precedendolo al traguardo in sesta posizione. Ma al termine della gara il tedesco si è visto comminare un "drive through" che, non potendo essere scontato in quanto la gara stessa era conclusa, è stato convertito in una penalità di 20 secondi sul traguardo che lo ha retrocesso al dodicesimo posto.
La cosa singolare è il fatto che già in passato Schumacher si sia trovato in una situazione analoga: al Gran Premio di Inghilterra del 1998, dopo rocambolesche vicende, il tedesco, allora in Ferrari, si vedeva infliggere una penalizzazione di "Stop&go" che non faceva in tempo a scontare per intero prima della conclusione della gara. Nonostante in un primo momento venisse proposta una penalizzazione di 10 secondi sul traguardo, Michael viene poi misteriosamente graziato, scippando la vittoria ad Hakkinen.
A dodici anni di distanza il tedesco si vede nuovamente inflitta una penalità che non viene scontata prima della conclusione della gara, ma stavolta si vede puntualmente "appioppato" un pesante handicap in classifica. Sappiamo che Schumi non è più al volante di una Ferrari e, parafrasando Crozza, qualcuno potrebbe vedere una relazione...
Che nei confronti della Ferrari ci sia, anche quest'anno, una certa "sudditanza psicologica" (chiamiamola così, per non offendere nessuno) da parte dell'autorità sportiva, sembra confermato dalla immunità di cui ha beneficiato a Montecarlo anche Felipe Massa: il brasiliano, in occasione della ripartenza dal pit-stop, ha palesemente attraversato la linea gialla di delimitazione della corsia di accelerazione con due ruote per un tratto evidente, ma nessuna investigazione è stata condotta su tale manovra.
Se la scuderia italiana non dovesse rientrare nella lotta per i due titoli, questi episodi potrebbero anche essere archiviati come "anomalie minori", ma se gli stessi episodi divenissero fondamentali per gli esiti del campionato, come già successo per i titoli dello stesso Schumacher, ci troveremmo ancora una volta a dover lamentare il sacrificio dei valori sportivi sull'altare degli interessi politici ed economici.

F.1 Monaco Grand Prix 2010 (Montecarlo)
1. M. Webber , Red Bull, 1:50:13.355
2. S. Vettel, Red Bull, + 0.400
3. R. Kubica, Renault, + 1.600
4. F. Massa, Ferrari, + 2.600
5. L. Hamilton, McLaren, + 4.300
6. F. Alonso, Ferrari, + 6.300
7. N. Rosberg, Mercedes Grand Prix, + 6.600
8. A. Sutil, Force India F1, + 6.900
9. V. Liuzzi, Force India F1, + 7.300
10. S. Buemi, Scuderia Toro Rosso, + 8.100
11. J. Alguersuari, Scuderia Toro Ross,, + 9.100
12. M. Schumacher, Mercedes Grand Prix, + 25.700
13. V. Petrov, Renault, + 5 lap(s)
14. K. Chandhok, HRT F1 Team, + 8 lap(s)
15. J. Trulli, Lotus F1, + 8 lap(s)

Classifica Mondiale Piloti
1. M. Webber, Red Bull, 78
2. S. Vettel, Red Bull, 78
3. F. Alonso, Ferrari, 75
4. J. Button, McLaren, 70
5. F. Massa, Ferrari, 61
6. R. Kubica, Renault, 59
7. L. Hamilton, McLaren, 59
8. N. Rosberg, Mercedes, 56
9. M. Schumacher, Mercedes, 22
10. A. Sutil, Force India, 20
11. V. Liuzzi, Force India, 10
12. R. Barrichello, Williams, 7
13. V. Petrov, Renault, 6

Nessun commento:

Posta un commento