lunedì 27 dicembre 2010

La Lotus che avrebbe potuto essere...

Nei giorni scorsi il Team Lotus di Tony Fernandes ha divulgato la livrea vincitrice del concorso indetto tra i fan per quella che avrebbe dovuto essere la colorazione della vettura per il campionato 2011. Come noto, Fernandes aveva resa nota l'intenzione di passare ad uno schema nero-oro in omaggio alla Lotus JPS degli anni '70 e '80. Questo prima che il gruppo Lotus Cars decidesse di "scendere in campo" con il team Renault diffondendo una immagine promozionale della vettura per il prossimo campionato, proprio con gli stessi colori.
Fernandes ha così fatto sapere che, probabilmente, il Team Lotus resterà fedele alla colorazione verde-gialla già vista quest'anno, crediamo per "amor di pace".
Guardando l'immagine della livrea vincitrice del concorso, però, qualche rimpianto sorge spontaneo: il lavoro svolto è davvero eccezionale e il risultato è molto più affascinante di quello diffuso dall'ex Team Renault. E' davvero un peccato che, probabilmente, questa splendida vettura non potrà essere ammirata sui circuiti del Mondiale 2011.
A rendere le cose più difficili al povero Fernandes ci si è messa poi anche la stessa famiglia Chapman: Clive, figlio del compianto Colin Chapman, ha fatto sapere di supportare la decisione del Gruppo Lotus di entrare in Formula 1 con il Team Renault, perchè la "licenza" con cui Fernandes ha utilizzato il marchio Lotus sarebbe stata valida per il solo campionato 2010. Pur nutrendo il massimo rispetto per la famiglia del fondatore, ci sembra però ridicolo pensare che qualcuno possa investire milioni di dollari per partecipare ad una sola stagione del Mondiale di Formula 1: cosa avrebbe dovuto fare Fernandes, secondo Clive Chapman, al termine del campionato 2010? Chiudere baracca e cedere il testimone? Senza contare che per ben 15 anni il Gruppo Lotus si era dichiarato non interessato a impegnarsi direttamente in Formula 1...

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