
Come sempre ci ha pensato la stampa italiana a involgarire l'orgoglio nazionale per tale successo, polemizzando sul "gioco di squadra" che la Red Bull avrebbe attuato per evitare possibili incidenti tra i suoi due alfieri. Nel dopo corsa l'immancabile opinionista presente negli studi Rai (in questo caso il pensionato Ferrari, Cesare Fiorio) ha addirittura auspicato che la scuderia campione del mondo non si permetta più di dare "lezioni morali" in virtù di quanto accaduto.

Il bello è che a distanza di un anno gli appassionati cominciavano a dimenticare l'onta di quanto accaduto nel Gran Premio di Hockenheim dello scorso anno e questo patetico rigurgito da tifosi oltranzisti non ha fatto altro che rinfrescare la vergogna Ferrari per quella che è stata e rimarrà per sempre (dato che la regola non c'è più) la violazione più grave del divieto di imporre ordini di squadra.
C'è da scommettere che a Maranello non siano poi tanto contenti di tutte queste voci "eminenti" che credono di portare l'acqua al mulino Ferrari insultando gli avversari con simili uscite...
Non ci crederai ma condivido quello che hai scritto... l'unico appunto che mi sento di fare a Horner (in qualita di direttore RB) è che a suo tempo poteva evitare dichiarazioni del tipo che i suoi piloti non avrebbero mai ricevuto ordini e che sarebbero stati sempre liberi di lottare tra loro...
RispondiElimina