domenica 21 giugno 2009

La RAI è l'ufficio stampa Ferrari?

Esempi della faziosità e della malafede dei cronisti Rai si possono rilevare ad ogni Gran Premio. Le "direttive" attuali impongono di sponsorizzare la causa Ferrari nell'ambito della diatriba regolamentare con la FIA (che, lo ricordiamo, è l'organo di gestione dell'autorità sportiva mondiale nell'autolmobilismo, esattamente come lo è il CIO per i Giochi Olimpici o la FIFA per il calcio) e così, in occasione dell'odierno Gran Premio di Silverstone, ecco Ettore Giovannelli, nei collegamenti pregara, contento come un bambino per il futuro fantomatico "campionato alternativo", che vorrebbe addirittura già diramare il calendario delle gare ipotizzate.

Durante il Gran premio, invece di svolgere il proprio lavoro di commentatore (del tutto ignorato un sorpasso di Alonso ai danni di Hamilton), Gianfranco Mazzoni, spalleggiato da Ivan Capelli, lancia la nuova crociata pro Ferrari: le rosse non verrebbero sufficientemente inquadrate, e il giornalista abruzzese ipotizza uno scenario punitivo dietro tale "ingiustizia".
Sempre a proposito dell'ormai mitologico "campionato alternativo" che la FOTA (leggasi "Ferrari") starebbe organizzando, Mazzoni si lancia in una ardita e personalissima previsione: è sicuro che sarà un campionato valido, interessante, eccitante, con regole stabili e intelligenti. Su quali basi abbia elaborato tali convinzioni, non è dato saperlo. Così come, avrete notato, si guarda bene dallo specificare quali siano le regole tanto assurde che Mosley (da lui più volte esplicitamente denigrato) vorrebbe "imporre" (ma perchè, negli altri sport sono i concorrenti che si fanno le regole da soli?).
Va ricordato che Mazzoni, Capelli, Giovannelli, Bruno e compagnia cantante, sono dipendenti Rai, quindi sono stipendiati da noi utenti attraverso il canone e dovrebbero svolgere un servizio pubblico! Se questi "professionisti" vogliono effettuare propaganda a favore di un singolo concorrente (o del soggetto commerciale che esso rappresenta), non si sa bene a quale titolo e con quale "ritorno", sarebbe auspicabile che lo facessero lontano da telecamere e microfoni della televisione di stato.

2 commenti:

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  2. Già, infatti succede pure nelle altre federazioni sportive che una sola
    persona abbia nelle mani un potere decisionale-discrezionale così grande
    sulle regole e sui quattrini (degli altri) così come ce l'ha "Patron" Mosley
    nella FIA...

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