domenica 19 luglio 2009

Nuove pedine e vecchi scenari

Mentre i team manager gettano acqua sul fuoco delle polemiche assicurando che non ci saranno problemi ad approvare le regole 2010 all'unanimità, le parti in gioco muovono le proprie "pedine" in vista delle elezioni alla presidenza FIA di ottobre.
Ari Vatanen, ex campione di Rally e di Rally-Raid che ha annunciato la propria candidatura, non fa mistero della propria linea politica a favore dei costruttori, in chiara contrapposizione con la condotta di Mosley. "Dobbiamo assicurarci che le aziende automobilistiche restino in Formula Uno", ha affermato il finlandese. Nonostante ciò, Vatanen ha dichiarato di non voler "gettare polvere" sul suo rivale Max Mosley con cui avrebbe "buoni rapporti".
I team FOTA ricambiano le simpatie di Vatanen ed è il Manager della McLaren, Martin Whitmarsh, ad esprimere apertamente la sua approvazione per la candidatura del finlandese, lodato come ex-campione e come politico (Vatanen ha infatti intrapreso l'attività politica nel proprio paese).
A contendere la leadership della FIA ad Ari Vatanen, ci sarebbe il francese Jean Todt, dal momento che Mosley ha confermato, al momento, la sua intenzione di non candidarsi. L'appoggio incondizionato di Mosley all'ex "boss" Ferrari, con il quale avrebbe lavorato "a stretto contatto" nei recenti anni d'oro della scuderia italiana (a detta dello stesso Vatanen), getta nuova luce sulla "benevolenza" della Federazione che ha favorito il dominio di Michael Schumacher e della Ferrari nell'ultima parte degli anni '90 e nella prima degli anni 2000.
Ma di questo, ovviamente, la stampa italiana si guarderà bene dal parlare...

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