giovedì 30 luglio 2009

Il ritorno del padrino

Francamente, pensavamo di essercene liberati. Michael Schumacher ha rappresentato, per coloro che sapevano andare al di là delle osannanti celebrazioni dei mass media asserviti, quello che è stato uno dei periodi più bui della Formula 1, in cui i valori sportivi sono stati sacrificati in favore di interessi politici ed economici.
Tra contratti umilianti per i propri compagni di squadra, scorrettezze in pista, irregolarità non punite e spesso nemmeno rilevate, "regali" della Federazione sotto forma di sanzioni assurde per tutti i suoi avversari, il "kaiser" dell'automobilismo sportivo (ma sarebbe più consono chiamarlo "padrino") ha collezionato una serie di allori assolutamente immeritati, usurpando addirittura la condizione di pilota più vincente di sempre.
Schumacher è stato chiamato dalla Ferrari a sostituire l'infortunato Felipe Massa già dal prossimo Gran Premio di Valencia.
Nel frattempo le condizioni di Felipe appaiono ora meno drammatiche il pilota brasiliano è atteso ad un pieno recupero, sebbene le tempistiche non siano ancora pronosticabili: potrebbe essere di nuovo in pista proprio in occasione del suo Gran Premio di casa, in Brasile, ad ottobre, oppure ritardare il rientro direttamente alla prossima stagione ma è inutile azzardare previsioni ora.
Un'altra notizia ha scosso il mondo della Formula 1 nella giornata di ieri: l'annuncio del ritiro da parte di BMW alla fine della stagione in corso. Ma di questo, parleremo più diffusamente nei prossimi giorni.

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